Governare Lucca rilancia: “Illegittima Coop a S.Filippo”

4 luglio 2015 | 17:57
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Governare Lucca rilancia: “Illegittima Coop a S.Filippo”

Nuova Coop a San Filippo, Governare Lucca non ci sta. E torna sul cavallo di battaglia degli ultimi mesi, ovvero l’illegittimità degli atti che avrebbero portato alla concessione alla grande distribuzione nell’area dell’ex falegnameria Andreini, a due passi dall’ospedale. Una battaglia che risale addirittura al novembre del 2013, a una mozione bocciata dal consiglio (voti favorevoli di Angelini e di Laura Giorgi del Movimento Cinque Stelle) in cui si elencavano già tutte le criticità che oggi il capogruppo Piero Angelini con Pierpaolo Donnarumma, Vincenzo Giorgi, Giuseppe Giusti e l’ex assessore Luigi Stefani hanno ribadito all’indomani della presentazione dell’accordo fra Comune di Lucca e Unicoop.

Angelini, che attende di conoscere il contenuto della delibera di giunta per presentare eventualmente un nuovo esposto in Procura, definisce apertis verbis illegittimi gli atti che hanno portato alla concessione e quindi all’accordo e demagogici, invece, quegli atti che porterebbero a “mitigare” l’effetto invasivo della nuova struttura: giuridicamente illegittimi, in particolare, quelli che prevedono di dare una corsia preferenziale ai lucchesi nelle assunzioni e inefficaci quelli relativi ai postiauto da mettere a servizio dell’ospedale. Cosa che, secondo Angelini, configurerebbe l’operazione come uno scambio di favori: da una parte un atto illegittimo, dall’altra una controprestazione.
Secondo Governare Lucca non sono stati rispettati, innanzitutto, i requisiti richiesti dalla legge regionale per l’apertura di grandi strutture di vendita: non è indicato il rispetto delle norme vigenti in materia igienico-sanitaria, di edilizia, di urbanistica e di destinazione d’uso dei locali. “La domanda – ricorda Angelini, ribadendo quanto già affermato l’anno scorso nella mozione – è incompleta in quella parte e questo significa che l’edificio è del tutto abusivo, questione che si può sanare solo con il completo abbattimento della struttura”. La struttura, poi, non sarebbe conforme a piano strutturale e regolamento urbanistico che, in quella Utoe, impediscono la realizzazione di strutture di grande distribuzione e centri commerciali. Mancherebbe infine il parere comunale di conformità urbanistica rispetto agli strumenti generali e attuativi. Secondo Angelini, infatti, nei verbali a disposizione (mai firmati dal dirigente della Provincia di Lucca, Riccardo Gaddi, in aperto dissenso con le posizioni del Comune), dapprima il dirigente, l’architetto Mauro Di Bugno, avrebbe detto che nessun intervento è ammissibile in quell’area, poi avrebbe affermato che rientrerebbe nell’articolo 8 del regolamento urbanistico, ovvero quello che prevede la riqualificazione di volumi già esistenti e non la realizzazione di nuove strutture.
Una battaglia a tutto campo, quella del consigliere Angelini, che non è escluso che approdi ancora nei corridoi della Procura. E che potrebbe allungare i tempi per l’eventuale realizzazione dell’opera tanto contestata.