
Quasi 50 mila euro di attivo per la Fondazione del Teatro di Pisa nel 2014 che fanno bene sperare per il futuro ma non tolgono del tutto le incertezze per il futuro e così il presidente Giuseppe Toscano, nell’happening di presentazione della prossima stagione invernale, ha rivolto un appello ai privati. “Aiutateci – ha detto – perché adesso con la legge Art bonus si può vantare un credito d’imposta significativo e quindi non ci sono più scuse”.
Toscano ha anche sottolineato la qualità del lavoro svolto, “non solo per le economie di scala che riusciamo a fare riducendo i costi e mantenendo quindi bilanci in pari o con lievi utili, ma anche senza intaccare la nostra produzione con i nostri spettacoli che vanno in giro per i teatri di tutta Italia: tutto ciò però programmando, come abbiamo già fatto, i cartelloni senza conoscere l’entità dei prossimi finanziamenti statali”. Ieri sera fuori dal Verdi c’erano anche i sindacati e i lavoratori del teatro di Cascina, che protestavano
contro i tagli annunciati e il rischio di licenziamenti: “Noi – ha spiegato Toscano – siano aperti e disponibili alle collaborazioni, negli anni passati abbiamo siglato intese con gli altri teatri della provincia, ma queste intese da parte loro non hanno portato a nulla mentre noi abbiamo pescato a Cascina, ad esempio, per le biglietterie. Sono convinto da anni che ciò che serve sia il teatro unico della costa tra Pisa, Livorno, Lucca e Torre del Lago, perché quattro teatri pubblici non possono farcela a restare sul mercato. Figurarsi se possono riuscirci tre teatri in una sola provincia”.