Riforma Provincia, accelerazione dopo l’ok al bilancio

8 luglio 2015 | 13:23
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Riforma Provincia, accelerazione dopo l’ok al bilancio

Provincia di Lucca, una riforma per gradi e a rilento. A quasi un mese dall’elezione di Stefano Baccelli in consiglio regionale a Palazzo Ducale è cambiato poco o nulla. E tutti gli organi rimangono nella loro piena operatività. C’è infatti, prima della “rivoluzione” da compiere un passaggio politico importante, che è quello dell’approvazione del bilancio dell’ente, con tutte le difficoltà determinate dai tagli da parte del governo. Un elemento chiave per consegnare l’ente nelle mani di chi guiderà, presumibilmente da settembre, il nuovo ente di secondo livello, con i rappresentanti scelti dai Comuni ma attraverso vere e proprie elezioni.

Il primo step, dunque, sarà quello dell’approvazione di bilancio, che dovrebbe avvenire a cavallo fra la fine del mese di luglio e l’inizio di agosto. A quel punto dovrebbero arrivare le dimissioni dell’attuale presidente della Provincia, Stefano Baccelli, e iniziare l’interregno dell’attuale vicepresidente, Maura Cavallaro, fino all’indizione delle elezioni, che si dovrebbero tenere nella prima quindicina di settembre. Instauratosi l’organo politico (per la presidenza si prevede un possibile “scontro” fra il sindaco di Capannori Luca Menesini e un esponente della Versilia, che si è già candidata a ricoprire il ruolo) si dovrà poi attendere che entri a regime la nuova macchina provinciale, con il trasferimento delle competenze fra la Regione Toscana e i Comuni, secondo la legge regionale e anche dei dipendenti. Ma anche qui quello che sembrava un passaggio imminente potrebbe avere tempi più lunghi rispetto a quelli preventivati. Prima, infatti, ci dovrà essere l’accordo con i sindacati per stabilire i criteri per la ripartizione dei dipendenti fra coloro che resteranno a disposizione della “nuova” Provincia (che si occuperà di edilizia scolastica, viabilità provinciale, pari opportunità e poco altro) e coloro che, invece saranno assegnati ai nuovi enti. Un meccanismo complesso che, salvo ulteriori proroghe, dovrebbe trovare la sua attuazione fra la fine di quest’anno e l’inizio del 2016. Quando, in aggiunta, dovrebbero anche nascere i primi uffici territoriali della Regione Toscana, punti di riferimento in città di quelle che sono le competenze territoriali.
Nessuna fretta, quindi, nemmeno dal punto di vista normativo, per riallineare la provincia al resto delle province toscane e alla città metropolitana di Firenze, che hanno già fatto il salto verso il nuovo modello organizzativo. Ma il tema, politicamente, inizia già a farsi caldo. In palio c’è la guida della nuova Provincia e la battaglia si annuncia quella fra Versilia e Piana, le due grandi escluse dall’ultima tornata elettorale delle regionali. Per sapere chi la spunterà basterà far passare questa torrida estate.

Enrico Pace