Coop S. Luca, stipendi arretrati e niente ferie: è sciopero

Coop San Luca, è di nuovo braccio di ferro e sciopero. “I lavoratori non ce la fanno più, la società chiede continuamente ma non concede neppure le ferie richieste dai lavoratori. È la Cooperativa San Luca sotto accusa, il bar del vecchio ospedale Campo di Marte – affermano Umberto Marchi e Giovanni Sgrò rispettivamente della Filcams Cgil e Uiltucs di Lucca -, ci ricordiamo il passaggio per cambio dal Campo di Marte al San Luca, chiedevamo incontri e nessuno rispondeva, anche il direttore generale di allora faticò a portarli al tavolo e non venne neppure il presidente, ma mandò due consiglieri. La Cooperativa San Luca, che ha perso il bar al nuovo ospedale di Lucca, ha cercato di arginare le perdite aprendo un bar sulla via Romana nei pressi dell’ingresso pedonale del San Luca, ha ancora il piccolo bar presso la direzione generale di Monte San Quirico e il vecchio bar al Campo di Marte, quello che in definitiva lavora di più, ma certo non ha più gli incassi di un tempo e per ovviare a questo, stanno ragionando di prolungare l’orario di lavoro al nuovo bar sulla Romana fino alle 20,30, con in cantiere un progetto su un locale che si trova a San’Anna”.
“Tanti progetti – proseguono i sindacati -, alcuni che passano solo per opportunità anche dalle organizzazioni sindacali e noi siamo ben lieti di dare una mano se serve a far ripartire la società e quindi non interrompere posti di lavoro, ma quello che non si capisce è che i lavoratori non hanno solo doveri, ma hanno anche diritti. Già è accaduto l’anno scorso che la gestione delle ferie era difficile, normalmente le ferie si concordano datore di lavoro/dipendente, da loro il dipendente deve fare quello che il datore di lavoro impone, per poi ogni volta sentirsi minacciati che a coloro che non va bene, viene segnalata la porta, chiaro segno intimidatorio. Strano tra l’altro da una cooperativa e ancora più strano quando alla guida della stessa ci sono persone dipendenti dell’Asl che sanno bene cosa significa diritti/doveri, ma quando svestono i panni del dipendente per indossare quelli dell’imprenditore, allora le cose cambiano. Abbiamo chiesto un incontro alla Cooperativa giorni fa per retribuzioni non pagate al personale, ma risposte alla nostra richiesta non ne abbiamo ricevute. I lavoratori hanno scritto richiedendo un periodo di ferie, le risposte le stanno ancora attendendo e ora di colpo, la società chiude il bar a Monte S. Quirico e mette in ferie il personale per una settimana senza condividere niente con nessuno. Questi comportamenti non sono certo da cooperativa, i lavoratori sono stanchi di parlare con un muro di gomma e noi con loro, abbiamo il pensiero che la società si stia attrezzando per procedere a licenziamenti, che ovviamente da parte nostra non sarebbero certo accolti a braccia aperte, figuriamoci da coloro che potrebbero riceverli. Riteniamo dopo aver sentito i lavoratori e dopo che questa società continua a non avere rispetto, di mettere in atto uno stato di agitazione con una prima giornata di sciopero per giovedì (16 luglio). Non possiamo più andare avanti in questa maniera, servono risposte chiare e precise, se vogliono fare gli imprenditori e se credono di essere tanto bravi a gestire una società, lo dimostrino in questo momento difficile, era facile per tutti quando si gestivano due bar al Campo di Marte, in quel caso anche se chiudi le porte i soldi entravano ugualmente”.