Disavanzo di 19 milioni per le cartelle non riscosse

Diciannove milioni e oltre 600mila euro di disavanzo nel bilancio consuntivo 2014 del Comune di Lucca. La cifra è l’effetto della nuova normativa dal primo gennaio 2015 che ha prodotto la necessità di accertare, in modo straordinario i cosiddetti residui attivi e passivi. Il pesante disavanzo che dovrà essere ripianato da qui ai prossimi 30 anni è determinato in particolare, come ha spiegato stasera in consiglio comunale, l’assessore Enrico Cecchetti, è dovuto al cosiddetto fondo crediti di dubbia esigibilità, ovvero ai ruoli da riscuotere (e che non sono stati riscossi nell’anno da Equitalia).
Nel caso specifico, come ha spiegato l’assessore al bilancio, i residui attivi per quello che riguarda il Comune ammontano a circa 18 milioni e 338 mila euro. Su questo importo va applicato un accantonamento che tiene conto delle medie di riscossione da Equitalia negli ultimi quattordici anni. Il che porta la voce alla cifra di 15 milioni e 614 mila euro. Ma non è l’unico effetto delle nuove norme per l’armonizzazione dei bilanci entrate in vigore dal 1 gennaio scorso. Secondo i vecchi criteri, infatti, il conto consuntivo 2014 di Palazzo Orsetti avrebbe chiuso con un avanzo di 7 milioni e 324mila euro. Per effetto della cancellazione dei residui attivi e passivi la cifra scende, infatti, a due milioni e 837 mila euro. Su cui però incidono, in negativo, il fondo crediti di dubbia esigibilità e il fondo rischi soccombenze e spese legali per altri tre milioni di euro. La somma dei negativi dà alla fine la cifra del disavanzo. “Il disavanzo deriva dal fondo crediti di dubbia esigibilità dovuti ad Equitalia – ha detto l’assessore Enrico Cecchetti – e per l’intervento delle nuove norme sull’armonizzazione dei bilanci. L’amministrazione in questo senso si è già mossa da tempo, decidendo di affidare la riscossione dei tributi comunali a Lucca Holding Servizi”. La pratica, alla fine, ha avuto il via libera all’unanimità (con 16 voti favorevoli).