Lucca Holding, tre milioni di utili. Gesam verso scissione

Quasi tre milioni di ricavi lordi per la Lucca Holding Spa, la società cui fanno capo le partecipate del Comune, la scissione Gesam che ormai arriva in porto con l’assemblea dei soci per l’ok entro fine luglio, e la trattativa privata per la vendita delle quote Salt che va avanti e che, secondo gli auspici, porterà 16 milioni di euro nelle casse della spa e quindi del Comune. E poi ancora il caso Polis, che dovrà diventare una società di trasformazione urbana. Tutti temi toccati stasera (14 luglio) dal sindaco Alessandro Tambellini con una comunicazione al consiglio comunale con la quale si è fatto il punto sulle questioni relative, per l’appunto, alle partecipate.
I ricavi della Holding. Due milioni e 964mila euro di ricavi lordi, pari, al netto, ad un milione e 900 mila euro. Sono i numeri del bilancio 2014 di Lucca Holding Spa, forniti dal primo cittadino all’assemblea di Palazzo Santini. “Sulla Holding in passato sono passati 10 milioni di debiti del Comune che sono stati solo parzialmente ripianati attraverso un sistema di mutui. Un’operazione – ha detto il sindaco – che ancora oggi conserva sulla società 11 milioni di mutui, perché nell’agosto del 2012 fummo costretti ad accenderne uno anche noi. Questo perché in precedenza si era ritenuto di dover far affidamento in termini di bilancio del Comune sui dividendi della Holding che poi non sono arrivati”. I costi della gestione annuale sono circa 400mila euro. Nel bilancio del 2014 figurano inoltre in uscita 55mila euro che derivano dalla causa di una dipendente che secondo il tribunale deve avere ancora sei mensilità. I dipendenti sono due, più un’altra assunta di recente con un concorso. “La società è sana – ha detto il primo cittadino -: non ci sono ad esempio derivati, o situazioni spurie con le banche”. “Abbiamo ridotto di 600mila euro – ha aggiunto Tambellini – i compensi dei cda e sui costi delle società partecipate. Io stesso mi sono ridotto il compenso. Sono stati diminuiti drasticamente gli amministratori”.
Non mancano comunque le criticità – ha ammesso il sindaco -, prime fra tutte la Polis, il cui destino è quello di diventare una società di trasformazione urbana. “Vogliamo rilevare l’intero pacchetto azionario – ha confermato il primo cittadino -: la discussione tornerà in consiglio in modo definitivo. La società potrà diventare una Stu, oppure potrà seguire altra direzione nel caso in cui il consiglio comunale lo ritenga necessario”. Per la società dei parcheggi Metro, la novità è l’affidamento ad una società esterna della divisione Lucca Port, attraverso una gara vinta dalla Manutencoop.
“Tra l’amministratore unico della Holding e il Comune – ha detto – c’è un dialogo e un rapporto continuo in virtù del controllo analogo che l’amministrazione esercita sulla società”. “La Holding nel 2014 ha portato a compimento la sua specifica missione, ovvero la ricognizione delle società partecipate, l’unificazione di Lucca Fiere e Congressi con Lucca Comics and Games Srl e il regolamento di gruppo delle società. Abbiamo lavorato molto poi, insieme alla Holding, sulle criticità rilevate all’interno di Gesam”.
Gesam. Entro la fine del mese luglio il consiglio di amministrazione è chiamato ad esprimersi sulla scissione dei rami vendita gas, reti e servizi che negli ultimi mesi ha tenuto il banco delle polemiche. “Il problema non è in Gesam in quanto tale, semmai all’interno del Comune su quanto è stato affidato a Gesam. E’ quindi a nostro parere il Comune che deve provvedere a sistemare l’assesto di Gesam rispetto alle controllate, in modo che Gesam Spa partecipi alla gara per la rete del gas senza incertezze che possano domani inficiare quella partecipazione stessa. Definire in modo preciso questo perimetro in cui muoversi per noi è decisivo”. Il sindaco ha ricordato inoltre la cessione delle quote di Misericordia Srl, detenute dalla società Gesam.
Il primo cittadino si sofferma poi l’operazione di Lucca Fiere e Congressi e Lucca Comics and Games Srl. “Di Lucca Fiere è stato detto a sufficienza – commenta il sindaco -: si tratta di una società che è stata per tempo con perdite rilevanti. Io stesso l’ho definita una sorta di inghiottitoio di risorse. Nel passato la società fu messa sotto la presidenza di Paolo Del Debbio per sviluppare legami con Verona Fiere, cosa che non è mai avvenuta. Al tempo, c’erano i soggetti privati, Elaia anzitutto e poi la Camera di Commercio. Abbiamo ritenuto di dover riprendere l’intero controllo del pacchetto azionario, per procedere alla fusione con Lucca Comics and Games. Faccio notare che quando in passato furono acquistate le quote della società Valore, furono acquistate ad un prezzo molto maggiore. Con Elaia era sorta una richiesta di arbitrato proprio in ragione di quanto si erano pagate quelle azioni, visto che il privato chiedeva le stesse condizioni per lasciare la società. Abbiamo ritenuto di raggiungere un accordo con Elaia per acquisirne le quote a prezzi ragionevoli e molto inferiori. Da questo momento in poi l’unificazione con Lucca Comics and Games è effettiva. La scelta è stata dettata dal fatto che quest’ultima società è totalmente del Comune di Lucca e in più ha dimostrato di avere un gruppo dirigente valido. Pensiamo che questo sia l’unico gruppo che può rilanciare il Polo fieristico che diventerà complementare al Polo tecnologico, visto che gli accordi con la Camera di Commercio prevedono la trasformazione dell’area e la sua riorganizzazione”.
Fiore all’occhiello delle operazioni varate finora, ha detto il sindaco, la “trasformazione” di Lucca Holding Servizi Srl in società di riscossione dei tributi comunali, con la cessione del ramo d’azienda del controllo caldaie.
Ma nel panorama c’è anche il caso Ctt Nord. “All’inizio le opposizioni ci hanno chiesto di mantenere in vita il consorzio Clap – ha detto il primo cittadino -, ma la situazione era drammatica. Quando sono entrato in Comune come il sindaco, a fine maggio 2012, ho trovato sul mio tavolo l’avviso che per luglio non ci sarebbero stati i soldi per pagare i dipendenti di quella società. La decisione di trovare un accordo con Pisa e Livorno fu comunque sofferta. Oggi credo di poter dire che Ctt Nord sta dando risultati positivi: il disavanzo è diminuito drasticamente con una grande razionalizzazione. A Lucca abbiamo attivato le Lam, una straordinaria novità per la città, avviata con l’apertura del nuovo ospedale. Il servizio pubblico ne ha guadagnato”, prosegue il primo cittadino.
Il sindaco ha anche riferito della “necessità di introdurre nelle società partecipate del Comune un regolamento di gruppo. Ovvero – ha spiegato Tambellini – un regolamento che armonizzi le decisioni delle società con quanto vuole il Comune. Questo regolamento ha trovato alcune difficoltà all’interno ad esempio di Geal, soprattutto da parte dei soci privati”.
Salt. Un capitolo a sé è stato riservato dal sindaco alle alienazioni delle partecipazioni in Salt e Sat (la società dell’aeroporto Galilei di Pisa”. “Sulla Salt – ha detto invece l’assessore Giovanni Lemucchi – procederemo a trattativa privata dopo la gara che è andata deserta. Il patrimonio netto di Salt è di 684 milioni. Lo Sblocca Italia ha aperto prospettive sul rinnovo delle concessioni. C’è ora la possibilità di allungare le concessioni con la fusione con l’autostrada della Cisa, che porterà gli uffici della società a Parma. Ma c’è una segnalazione dell’Anac al Parlamento in cui si segnala l’anticompetitività di questa operazione. Le prospettive dunque non sono così rosee come sembra, considerando anche che gli utili della Salt negli ultimi anni sono calati”.
Il dibattito. Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia Marco Martinelli attacca: “E’ noto a tutto che quando il sindaco sedeva nei banchi dell’opposizione – ha detto – definiva la Holding un carrozzone da smantellare. Oggi invece deve riconoscere la sua utilità, visto che negli anni produce e ha prodotto utili che sono andati ad incrementare le casse comunali. Ci domandiamo come mai le casse del gruppo che negli anni sono stati complessivamente in attivo hanno permesso di mantenere un sistema di tassazione basso negli anni passati e poi in seguito negli ultimi tre anni le tasse sono sensibilmente aumentate andando ad incidere negativamente sui bilanci delle famiglie e delle imprese lucchesi. Ci aspettavamo anche un riferimento al fatto che negli anni Lucca Holding è stato negli anni uno strumento utile per andare a fare azioni anche nel campo del sociale. Infatti si è visto come diverse aziende del gruppo Holding intervengono in campo sociale, ma sindaco lei non ha fatto nessun accenno a questo. In merito ai vari passaggi citati, in particolare Ctt Nord, ha prospettato una efficienza del servizio che non si riscontra nella popolazione e sul territorio. Era necessario nella riorganizzazione tener conto della morfologia del territorio lucchese. Alcune zone del nostro territorio sono state abbandonate dal servizio – aggiunge Martinelli -: alcune aree infatti sono state tagliate fuori o hanno comunque visto ridotto il passaggio delle navette e dei mezzi pubblici”. Poi l’affondo su Gesam e Salt. “Quando in consiglio è approdata la deliberazione che prevedeva il piano di riassetto delle società partecipate – ha detto Martinelli – gli unici che hanno votato contro e si sono opposti fermamente siamo stati il sottoscritto e il consigliere Macera. Venendo a Gesam a prescindere dagli aspetti di perplessità che questa operazione sta creando e creerà, quello che andava sottolineato e chiarito era che con la scissione alcuni parti come Gesam Energia e Gesam Calore andranno in house sotto il Comune, con aspetti negativi per gli investimenti. Se fossero stati mantenuti i contratti in essere, non ci sarebbero stati obblighi. Sotto l’ala del Comune ci saranno problemi dovuti al patto di stabilità, con conseguenze, temiamo, per le aziende locali che lavorano nel settore”.
Pietro Fazzi, consigliere comunale di Liberi e Responsabili, dopo aver chiesto la trasmissione della relazione del sindaco e dell’assessore ai consiglieri comunali, fa alcune osservazioni: “E’ interessante poter avere un panorama sugli indirizzi relativi alle partecipate – dice -. Concordo con Martinelli sul fatto che in passato dall’opposizione c’è stato un atteggiamento sprezzante nei confronti della Holding”. L’ex sindaco pone l’attenzione sul caso Polis e il progetto di riqualificazione dell’edificio dell’ex Bacchettoni, chiedendo di avviare una discussione. “Mi domando poi come mai a Polis, società che può intervenire come società di trasformazione urbana, non è stata affidata l’operazione del Mercato del Carmine”. “La questione della Bacchettoni è importante – ha replicato il sindaco -: è necessario che questo spazio sia riqualificato per la città. Abbiamo già un mezzo impegno con la Fondazione Crl per rendere questo patrimonio fruibile. Il discorso invece delle terme urbane è stato problematico per i costi, diventerebbe una impresa a rischio che non crediamo possa essere assunta dal Comune”. “Su Polis e Mercato del Carmine abbiamo lavorato – ha detto il sindaco – ma abbiamo ritenuto opportuno intanto prevedere un bando per vedere se c’è la possibilità che un investitore privato si assuma gli oneri della qualificazione”.
Virginia Lucchesi (Lucca Civica), presidente della commissione partecipate, difende l’operato del Comune: “In questi anni – dice – sono stati messi in ordine i bilanci delle varie società. Con il regolamento di gruppo, l’obiettivo è quello di allineare le attività delle partecipate alle norme di legge. Lo studio di Ernst and Young – prosegue – ha rilevato diverse criticità, soprattutto per quello che riguarda Sistema Ambiente e, in particolare, Gesam”. La consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi, va all’attacco sulla Salt: “Vendere le partecipazioni per fare le manutenzioni – dice – ci ha notevolmente impressionato e non ci torna. Ci è stato detto in un primo tempo ci è stato detto che dovevano essere vendute perché non c’era un valore istituzionali. Ma questo non sussiste. Ci interessa capire perché si vuole vendere questo capitale. La questione Salt, intanto, è arrivata in parlamento grazie al Movimento Cinque Stelle. Secondo noi si vendono le azioni Salt per aggirare il patto di stabilità, alla luce anche dei fondi Piuss, messi dalla Regione Toscana e che sono invece soggetti al patto di stabilità. Inoltre, secondo noi, l’armonizzazione del bilancio ha prodotto un negativo di 19,7 milioni. Potremmo tenere le quote della Salt – suggerisce la Giorgi – e con gli utili coprire i passivi di bilancio. Così andate ad indebitare soltanto la città”. Il consigliere comunale dell’Idv, Roberto Lenzi, chiede di chiarire in cosa saranno impiegati i ricavi dalla vendita delle quote della Salt. “La concessione della Salt scade nel 2019 – ricorda il sindaco Tambellini – cosa accadrebbe a quel punto? Noi oggi abbiamo una frazione molto ridotta del capitale Salt e all’interno di quel consiglio di amministrazione contiamo zero. Inoltre – spiega il sindaco – le azioni Salt non sono quotate in borsa. Vista la riduzione della rendita, abbiamo deciso di vendere per realizzare opere importanti per la città”. L’opposizione però ha incalzato sulla finalità dell’operazione di vendita delle quote, in particolare sono Roberto Lenzi (Idv) e Laura Giorgi (M5S) che insistono su questo punto.