Madonne Bianche, blitz con gli striscioni in Consiglio

14 luglio 2015 | 19:23
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Madonne Bianche, blitz con gli striscioni in Consiglio

Il caso Madonne Bianche entra di forza in consiglio comunale. Stasera (14 luglio) a Palazzo Santini alcuni cittadini si sono presentati in assise, stendendo un manifesto nell’emiciclo. La questione della Polisportiva è ormai un caso aperto da tempo e, nonostante le sollecitazioni arrivate anche da alcuni consiglieri comunali, come ad esempio Roberta Bianchi della Federazione della Sinistra, la struttura sportiva, secondo le intenzioni, sarà affidata attraverso il bando per gli impianti sportivi.

Il gruppo che ormai da tempo ne chiede la gestione (e di cui fanno parte anche elementi che negli ultimi anni hanno dato vita a momenti di autogestione) ha anche presentato un progetto di riqualificazione e oltre 700 firme, chiedendo all’amministrazione comunale l’assegnazione del Parco.

Stasera la tensione è tornata a salire, con un gesto dimostrativo in consiglio comunale compiuto da semplici cittadini arrivati in Consiglio con le famiglie al seguito. Un agente della polizia municipale, presente nell’assise, ha tentato di impedire ai due giovani di stendere lo striscione ma invano. Per questo il presidente del Consiglio, Matteo Garzella ha deciso di interrompere la seduta. Durante la sospensione, la delegazione di giovani ha potuto parlare brevemente con il sindaco Alessandro Tambellini che ha assicurato che li riceverà per ascoltarli.
Quando l’assemblea consiliare è ripresa, l’ex sindaco Pietro Fazzi, nella sua raccomandazione, ha stigmatizzato “l’irruzione”, ha detto: “Queste situazioni vengono tollerate soltanto per questioni di bottega – dice -: non accetterò più che qualcuno inviti semplicemente all’ordine. Questa questione non è una priorità della città”.
Il motivo dell’atto dimostrativo è da ricercare nel fatto che il progetto di riqualificazione presentato da Area Dismessa 55100 nel corso delle riunioni dei lavori pubblici partecipati non è stato considerato “fattibile”. Lo spiegano gli stessi rappresentanti dell’associazione. “Alcuni membri di Area Dismessa 55100, impegnati nella difesa della struttura pubblica denominata Alle Madonne Bianche, hanno fatto richiesta di far parte dell’assemblea per i lavori pubblici partecipati di quest’anno, indetta e organizzata dalla amministrazione – si legge in una nota -. Entro tale ambito, che intende, in parte, supplire alla cancellazione dei consigli di Circoscrizioni, possono essere poste in rilievo le priorità dei lavori pubblici necessari in una determinata frazione comunale. Tali lavori, proposti, discussi e votati dall’assemblea dei partecipanti, possono venire finanziati dal fondo comunale entro un limite di 100.000 euro e rientrare nella programmazione dei lavori pubblici da svolgere nel prossimo anno. I rappresentanti di Area Dismessa 55100, per quanto riguarda la zona di Lucca Nord, hanno posto in rilievo la necessità di finanziare lavori di rimessa in sesto della struttura denominata ‘Alle Madonne Bianche’, posta in zona Monte san Quirico, lavori necessari e urgenti in quanto tale struttura, pur chiusa solo dalla scorsa estate, è stata lasciata in stato di totale abbandono da quasi dieci anni. Alcuni residenti per varie volte hanno volontariamente reso agibile, per iniziativa propria, tale struttura, alcune associazioni e gruppi, tra cui Area Dismessa 55100, hanno presentato anche un progetto di gestione a costo zero – prosegue la nota -, proponendosi per assolvere alla manutenzione ordinaria della struttura e chiedendo al Comune la manutenzione straordinaria. I centomila euro sarebbero sicuramente così bastati per restituire il parco alla cittadinanza: questa è stata la proposta portata entro la prima riunione per i lavori partecipati, proposta che aveva accolto anche tanti pareri solidali e concordi. Ma tale proposta non ha poi potuto essere discussa né tantomeno messa ai voti in quanto nella seconda riunione della rappresentanza dei cittadini per il percorso dei lavori pubblici partecipati, è stato dato dagli uffici del comune di Lucca, il parere negativo riguardo al progetto di intervento sulle strutture del parco delle Madonne Bianche. Con quale motivazione? Nella motivazione di ‘non fattibilità’ di un intervento pubblico alle Madonne Bianche si è riesumato – spiega Area Dismessa 55100 – il famigerato bando di assegnazione già usato all’inizio della scorsa estate (2014) quando il parco fu sgomberato e sigillato con la scusa della presenza del cantiere Geal. Un anno perduto, perché il bando non c’è, non si sa se ci sarà e soprattutto non si sa quando verrà emesso. Nel frattempo uno dei luoghi a verde con annessi parco giochi per bambini e campi sportivi, rimane serrato e ormai sono quasi dieci anni che i cittadini, proprietari del parco, ne sono chiusi fuori. Chiediamo allora perché nel report del 2014 sempre dei lavori pubblici partecipati,  l’intervento era fattibile, e anzi auspicabile e, a un anno di distanza, si pone il veto, il divieto, ci si oppone e si vieta addirittura la possibilità di discuterne in un pubblico dibattito? Cosa è cambiato nel frattempo, visto che il parco è rimasto chiuso? C’è il nuovo regolamento sulle strutture sportive e si ventila che ci siano società interessate alla gestione. Allora la ragione è che si aspettava che qualcuno mostrasse interesse per poi fare il bando? Non funziona di solito così, se si decide di porre un bando pubblico su un bene comunale lo si fa a prescindere di ogni manifestazione di interesse. Fare il contrario può far pensare male, c’è bisogno di un interlocutore che sia gradito dal comune? Se questo fosse vero il comune se ne dovrà assumere la responsabilità in tutte le sedi. Se invece non è vero, allora è tempo che il comune abbia il coraggio politico di declassare il sito da impianto sportivo a parco pubblico,di approvare il progetto che Area Dismessa 55100 (unico soggetto ad averlo fatto) ha protocollato un mese fa, trovi i soldi per i necessari lavori di manutenzione straordinaria (dopo tutti questi anni…) di cui il parco ha bisogno e lo si conceda in autogestione a costo zero per i cittadini di Lucca. Perché il parco deve riaprire subito e deve diventare un polo sportivo, ludico, ma anche culturale, come il progetto ben spiega. Ma non c’è più molto tempo, siamo stufi di assistere al paradossale teatrino di un’ amministrazione che veste i panni dell’apertura e non è capace di dare risposte ad una richiesta di banale senso civico come la doverosa riapertura di un luogo pubblico. Si faccia presto e non si lasci il parco chiuso anche questa estate”.