Migranti ‘volontari’, Usb Lucca dice no: “Devono avere un salario”

14 luglio 2015 | 09:40
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Migranti ‘volontari’, Usb Lucca dice no: “Devono avere un salario”

Volantari migranti? Usb Lucca dice no. “Leggiamo con preoccupazione che anche a Lucca presto vedremo volontari lavorare nelle nostre strade con frullini e scope. I famigerati extracomunitari, migranti richiedenti asilo. Questo fatto ci suggerisce alcune considerazioni – spiega Franco Picone -. La prima è che non ci sembra esatto definire volontari questi uomini e donne che hanno attraversato pericoli, gravi situazioni e un mare in tempesta, su un gommone barcollante, pagato con gli unici risparmi di una vita. Attraversano il mare per bisogno, aspirano, come tutti noi, ad un lavoro e a una vita dignitosa. Per il sindacato è sacro il principio costituzionale che a un lavoro deve corrispondere un salario per piccolo che sia. L’articolo 36 della Costituzione dice: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Vitto e alloggio? Ci riporta a situazioni che credevamo confinate ai film della fine ottocento. Anche le mondine di Riso amaro avevano un salario oltre il vitto e l’alloggio”.

“La domanda che riecheggia è: ma i nostri nonni che emigravano venivano trattati così? Non dobbiamo mai perdere la memoria della storia e della nostra storia. Ma poi i frullinatori e gli spazzini indigeni che hanno da dire? Non è che alla fine questa iniziativa, messa in atto dalla Regione Toscana con le migliori intenzioni, ‘assicurare adeguata accoglienza e … positivo inserimento dei cittadini immigrati’, deliberazione numero 678, metterà contro categorie deboli come i migranti e un normale frullinatore di una cooperativa che il lavoro lo fa in sub sub appalto? I volontari sono comunque lavoratori a tutti gli effetti pertanto hanno tutte le tutele, poche o tante, della legislazione vigente anche quelle sulla sicurezza e l’igiene dei luoghi di lavoro. Il nostro sindacato che mette al centro del suo lavoro quotidiano la difesa e la tutela dei diritti di tutti i lavoratori sarà al loro fianco per iniziare un ben diverso rapporto civile di emancipazione. Dopo quello che hanno passato e passano è il minimo”.