San Luca, Angelini a Polimeni: “Nessuna campagna denigratoria”

15 luglio 2015 | 14:58
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San Luca, Angelini a Polimeni: “Nessuna campagna denigratoria”

Il consigliere comunale di Governare Lucca Piero Anelini replica oggi (15 luglio) con una lettera, alle esternazioni diffuse ieri dal vice commissario Usl 2, Joseph Polimeni in merito alla vicenda San Luca. “Dispiace – sottolinea Angelini – che la nostra richiesta di chiarimenti sui costi reali di costruzione e di gestione dell’ospedale S. Luca, che è anche il nostro ospedale, venga dipinta dall’Azienda Usl 2 di Lucca come una campagna di denigrazione. Il dottor Polimeni, che è un funzionario pubblico, pagato con i soldi di tutti i cittadini e che non ha neppure responsabilità personali rispetto ai fatti da noi denunciati, si sente impegnato, come tutta la struttura sanitaria, a difendere, in ogni suo aspetto, anche dicendo cose non vere, la concessione data ad Astaldi, rinserrando la documentazione in una coltre di segreto e riservatezza”.

“Non è assolutamente vera, infatti – incalza Angelini – l’affermazione del dottor Polimeni, fatta, dapprima sui giornali, poi nel documento inviato al consiglio comunale del 7 luglio scorso, ripetuta ora nella replica, che, per quanto riguarda le prestazioni dei servizi parasanitari non erogati, ci possa essere una compensazione con altre aziende sanitarie e con altri servizi in eccesso; nell’allegato G (Nuove tariffe) del Piano Economico Finanziario, approvato con deliberazione del Sior numero 95 del 17 novembre 2014, si legge esattamente il contrario e cioè che l’apporto aggiuntivo delle prestazioni non erogate viene calcolato servizio per servizio e azienda per azienda, senza compensazioni. Sconcertante poi la sua affermazione che l’accesso agli atti sia stato negato soltanto quando ‘mancavano i presupporti’ previsti dalla legge; infatti l’accesso agli atti, in particolare al Pef del 2014, è stato negato, sempre e a tutti, persino al consigliere regionale Giovanni Santini, in data 11 settembre 2014 con la speciosa motivazione che il Sior è ‘un organismo associativo di tipo privato’ e che le singole aziende sanitarie sono enti non dipendenti dalla Regione. Per il resto confermiamo tutto quanto abbiamo detto, dai costi raddoppiati dell’ intera opera, così come viene certificato nel Pef ricordato, fatti in modo tutt’Altro che trasparente, dal momento che, non si riesce a capire perché arredi e attrezzature, pagate dalla Regione, siano state inserite nella convenzione con Astaldi. Confermiamo anche il rilievo che, con il quadro economico e finanziario del 2007, la Sior ha permesso ad Astaldi, in violazione della deliberazione del Consiglio regionale 202/2002, di aumentare da 88.675.000 euro a 193. 918.736 il suo apporto finanziario alla costruzione dei 4 Nuovi Ospedali, con la conseguenza che il concessionario, che ha versato di suo appena 22 milioni, ha scaricato sui cittadini il costo delle tariffe maggiorate per rimborsare al concessionario capitale e interessi; e l’aumento è dovuto al fatto che Sior e Astaldi non hanno rispettato in vari modi, come invece dovevano, i termini dell’offerta del vincitore della gara, sulla quale avevano pur esercitato il diritto di prelazione. Infatti, a titolo di esempio, per quanto riguarda il costo di costruzione, l’offerta era di euro 215.541.221 Iva inclusa, mentre nell’assegnazione ad Astaldi l’Iva è stata aggiunta al costo con una lievitazione di 35.532.706 euro; parimenti, per quanto riguarda il parcheggio e i servizi commerciali ( valutati in 3.497.601 euro), che, secondo l’offerta del vincitore della gara, non venivano sottoposti a tariffa del concessionario, come invece è avvenuto; così ancora per le tariffe per i servizi parasanitari, lievitati impropriamente da 45.801.171,76 a 50.055.281,60 euro (moneta 2006). Quanto alla mancanza del permesso a costruire dell’ospedale S.Luca, non so chi l’abbia confutata, come invece sostiene il dottor Polimeni; il Comune, finora, nei suoi atti ufficiali ha sempre definito ridicola la pretesa dell’Azienda Usl 2 di attribuire valore di permesso a costruire alla deliberazione numero 566 /2008, con la quale il direttore generale Tavanti dichiarava conclusa la conferenza dei servizi dell’8 agosto 2008, stante il fatto che, al tempo, non esisteva neppure un progetto definitivo, che sarà approvato solo molto più tardi e al fatto che la legge urbanistica regionale 1/2005 riconosceva i medesimi effetti del permesso a costruire non alla approvazione del progetto definitivo, ma di quello esecutivo. Il dottor Polimeni conclude di essere disponibile a controdedurre in qualsiasi sede; così era stato pensato il Consiglio comunale del 7 scorso a cui il dottor Polimeni non ha ritenuto opportuno di partecipare; forse un tale confronto, a cui io do la mia disponibiltà, sarebbe ancora utile”.