Angelini a Martinelli: “Su nuova Coop ha proposto un ordine del giorno ambiguo”

20 luglio 2015 | 13:55
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Angelini a Martinelli: “Su nuova Coop ha proposto un ordine del giorno ambiguo”

Nuova Coop a San Filippo, il professor Piero Angelini di Governare Lucca torna all’attacco e conferma l’impossibilità normativa di autorizzare il nuovo insediamento commerciale.
“Marco Martinelli – spiega Angelini – ci informa di aver scoperto che una sentenza del Tar di Venezia del primo luglio (la 766/2015) avrebbe ribadito che “la tutela del territorio ed interesse generale prevalgono sulla libertà di insediamento delle strutture superiori a 1500 metri quadri di superficie”. Una sentenza che potrebbe essere utilizzata, a suo avviso, per evitare l’apertura della Coop a San Filippo. Non si tratta, però, di una novità, dal momento che è giurisprudenza consolidata che le prescrizioni urbanistiche che vietano gli insediamenti commerciali valgano sempre nel caso dell’apertura di strutture di grande distribuzione, superiori cioè a 1500 metri quadri; e così dovrebbe essere per il caso della nuova Coop a San Filippo, posta nell’Utoe 2, per la quale, appunto, il piano strutturale vieta insediamenti di tal genere”.

“A questo – spiega ancora Angelini – avevo fatto cenno nella mia mozione sulla Coop a San Filippo, discussa nella seduta del 12 novembre 2013, in cui mettevo proprio in rilievo che una tale apertura era in contrasto con il Piano strutturale; mozione che ebbe soltanto, oltre il mio, il voto della consigliera Giorgi e fu bocciata anche con il voto di Martinelli, che si unì alla maggioranza nell’approvare un odg incolore ed ambiguo, che sta alla base delle decisioni attuali dell’amministrazione a favore dell’apertura”.
“Capita purtroppo, come in questa circostanza – conclude Angelini – che membri importanti del centrodestra, che affermano pubblicamente di voler difendere la rete commerciale lucchese, fatta di negozi di vicinato e strutture di piccola distribuzione, si uniscano al centrosinistra in scelte del tutto diverse, come è avvenuto in passato con il progetto di ristrutturazione dello stadio, da noi combattuto e fortunatamente cancellato, e come sta avvenendo oggi per quanto riguarda Campo di Marte e Manifattura Tabacchi, che si vogliono trasformare, entrambe, con la finanza di progetto, in nuove cittadelle del commercio”.