Aggressioni e scippi sui treni in Toscana, Mariani (Pd): “C’è l’impegno del governo”

L’impegno a garantire lungo la rete ferroviaria nazionale e regionale una maggiore sicurezza a viaggiatori e personale viaggiante, facendo leva sul consolidamento delle imprese ferroviarie e sulla riorganizzazione della polizia ferroviaria. E’ questa la risposta del sottosegretario al Ministero dell’Interno Domenico Manzione all’interrogazione dei deputati Pd Emanuele Fiano e Raffaella Mariani, che sottolineano come le cronache di questi giorni abbiano sollevato la questione “sicurezza” lungo le tratte ferroviarie.
“Aggressioni, scippi, atti di violenza ai danni di passeggeri e del personale viaggiante sui treni rappresentano un problema grave, tra gli episodi più eclatanti ricordiamo la violenza sessuale subita da una ragazza su un treno regionale toscano pochi giorni fa – spiega la Mariani -. Non c’è dubbio che lo stesso personale in servizio è spesso esposto ad aggressioni: dati delle Ferrovie dello Stato dicono che, dall’inizio dell’anno ad oggi, sono state oltre 140 le aggressioni subite. Tra le regioni più a rischio anche la Toscana. Le stesse Ferrovie hanno stilato una sorta di “lista nera” segnalando diverse tratte ad altissimo rischio, sulle quali hanno esplicitamente richiesto un rafforzamento del personale di polizia, come condizione per la continuazione del servizio. La questione sicurezza non riguarda solo i convogli ma anche alcune stazioni, laddove criminalità locale e straniera, prostituzione e situazioni di degrado finiscono per condizionare fortemente la vita del personale in servizio sui treni e dei viaggiatori”.
“Siamo soddisfatti dell’impegno del sottosegretario ad aumentare gli standard della sicurezza della rete nazionale e regionale delle ferrovie – aggiunge la Mariani -. Inoltre il sottosegretario si è reso disponibile ad incontrarci nei prossimi giorni per un confronto con l’obiettivo comune di trovare soluzioni concrete ed efficaci su questo terreno. La situazione di alcune tratte ferroviarie preoccupa e interventi specifici si rendono sempre più urgenti anche alla luce di un mutato scenario dei traffici ferroviari e della trasformazione già in atto nelle grandi stazioni, che da luoghi di transito si sono trasformate in centri di incontro e di attività commerciali”.