Conto alla rovescia per il corteo antifascista in città

23 luglio 2015 | 12:01
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Conto alla rovescia per il corteo antifascista in città

Giovani pronti a scendere in piazza San Michele a Lucca sabato pomeriggio (25 luglio) alle 16 per un corteo antifascista seguito ai danneggiamenti alla sede delle associazioni nei locali della scuola media di Sant’Anna. “Abbiamo deciso – spiega il Collettivo Torpedo Lucca – di lanciare il corteo di sabato in seguito alla devastazione della sede storica nella quale i collettivi cittadini si riuniscono, ma il significato politico che vogliamo dare a questa giornata è sicuramente più ampio. Quello che è successo alla nostra sede è solo l’apice di un conflitto a bassa intensità (di tante piccole azioni e reazioni di cui i più non vengono a conoscenza) fatto di aggressioni, intimidazioni e minacce che si combatte pressoché da sempre tra i giovani della nostra città e che è testimoniato dai tanti fatti di cronaca”.

“Rispetto alla narrazione mediatica dominante dello scontro tra opposti estremismi o addirittura della guerra tra bande – si aggiunge nella nota -, che vorrebbe ridurre il tutto a semplici episodi di violenza e vandalismo, riteniamo vitale ribadire l’assoluta specificità e politicità della violenza fascista. La presenza nella nostra città di un gruppo di squadristi, che praticano una violenza sistematica contro il diverso (il migrante, il rom, il militante di sinistra ecc.) trae oggi linfa e legittimazione politica da un fronte razzista e xenofobo che sia a livello cittadino che nazionale va dalla Lega Nord a Fratelli d’Italia passando per Casa Pound. Questo fronte politico, che pone come proprie parole d’ordine ‘prima gli italiani’, punta a raccogliere il malcontento che si sviluppa tra le classi popolari per effetto delle politiche neoliberiste e di austerità promosse dai partiti di maggioranza. Esso punta, grazie agli appoggi della media borghesia, a strumentalizzare le sofferenze sociali provocate dalla crisi e dall’impoverimento prodotto dalle politiche dell’Unione Europea, creando barriere e divisioni su base etnica, alimentando il circolo perverso della guerra tra poveri, che va tutta a vantaggio dei poteri forti. Ne possiamo vedere gli effetti anche nella nostra città, dalle dichiarazioni razziste della Lega sulla chiusura dei campi Rom, fino alla raccolta firme di Forza Italia contro l’accattonaggio. In questo contesto gli squadristi si configurano come il braccio armato di questa area politica, con la funzione di sfiancare e di tenere impegnati in una situazione di tensione permanente coloro che in questa città tentano di costruire dal basso un’alternativa diversa. Alla logica discriminatoria di questo fronte politico – spiega Torpedo – contrapponiamo la rivendicazione di casa, reddito, istruzione, sanità e diritti per tutti, senza alcuna differenza di nazionalità o colore della pelle. Queste istanze, che hanno caratterizzato per anni il movimento, dalle lotte studentesche a quelle dei pendolari, dalla battaglia per gli spazi sociali all’opposizione alle riforme renziane, sono sempre state portate in piazza da centinaia di individui che rigettavano l’ideologie fasciste. È quindi nostro obiettivo continuare il percorso di formazione di una forza meticcia, antirazzista e antifascista, capace di riconquistare universalmente i diritti che la crisi ci sottrae, pronta ad accogliere chi scappa dalla miseria o dalle guerre nelle altre parti del mondo e che sappia contrapporsi al fronte razzista che si sta costituendo in città. Proprio per questo chiariamo subito che l’appuntamento di sabato non sarà un may day de ‘La Lucca che lotta’ e che non sarà nostra intenzione cercare contatto con i fascisti di Casa Pound inquanto sappiamo benissimo che le dinamiche che si sono instaurate in città non si cambiano in una giornata ma in un rapporto quotidiano con le varie parti sociali ed anche perché lo riteniamo un obbiettivo non praticabile nella giornata di sabato. Allo stesso modo il corteo sarà determinato e pronto a difendersi da qualsiasi provocazione dei soliti squadristi. Lo scopo del corteo di sabato sarà quindi quello del ritorno in piazza di chi rigetta in blocco il fronte della destra perché è consapevole che l’ideologia di destra e la violenza squadrista sono due facce della stessa medaglia. La partita non si gioca tra noi e 4 esaltati squadristi ma tra noi e il resto della città”.