Monte S. Quirico, proteste per il cantiere Geal di notte

Proteste a Monte San Quirico per il cantiere notturno della Geal. I lavori per l’estensione della rete delle fognature finiscono nel mirino di alcuni abitanti della zona, a causa dei disagi provocati anche da afa e zanzare, che certo non rendono più tollerabile i mezzi in azione in arco notturno. A farsi portavoce delle lamentele è Nicola Giuntini, del comitato Pro ponte in giusto loco. “Avete presente quando il caldo, l’afa e le zanzare si sommano ad un quarto elemento imprevisto, contribuendo a non farvi addormentare? E’ quello che accade se la vostra abitazione è prospiciente un cantiere pubblico, temporaneamente aperto anche di notte”.
“Una volta avevo sentito parlare, da qualche parte, forse su qualche dimenticato e impolverato volumetto, dal titolo Codice Penale, di disturbo della quiete pubblica: ma può darsi che mi stia sbagliando! Chissà a cosa si riferisce il misterioso e inapplicato articolo 659 del codice pensale? Non saprei se sia sufficiente non riuscire ad addormentarsi perché si è involontari e obbligati spettatori di questo concerto notturno. Una vera e propria ensemble – ironizza Giuntini -. Un’orchestra ben strutturata ed armonizzata: rumori di mezzi pesanti in retromarcia, con i classici beep beep che possono durare anche 2 minuti, ripetuti per ore, e che fungono da base melodica per roboanti frastuoni di cingolati che fanno tremare la casa; poi armoniosi boati, a mò di gong, legati al leggiadro sbatacchiamento di non si sa quale materiale metallico. Un concertino ben orchestrato che fa dell’improvvisazione la sua arma segreta: infatti, quando meno te lo aspetti, ossia appena stai per addormentarti, vieni meravigliosamente svegliato da uno dei tanti schiamazzi, spesso incomprensibili, più simili a mugugni. Tutto questo fino alle 3,30 del mattino, per poi riprendere, verso le 5,30. Certo è che fra musica e una sana dormita, di notte, nel bel mezzo della settimana, preferirei un sonno ristoratore. Ora, prevenendo i soliti commentatori da bar, quelli dal luogo comune molto facile, voglio chiarire che non sono per niente contrario all’opera di completamento della rete fognaria pubblica. Né sono dispiaciuto per il fatto che una azienda, in questo tremendo periodo di crisi, abbia trovato una opportunità. Anzi, sono lieto che una pubblica necessità sia diventata opportunità di lavoro per diverse persone che si sudano lo stipendio: una merce sempre più rara e preziosa. Va detto però che almeno durante le ore notturne ci si aspetterebbe un maggiore senso di rispetto civico per chi vive in prossimità del cantiere. Ovviamente ci sono dei rumori inevitabili, però resto convinto che si possano evitare altrettanti frastuoni gratuiti e schiamazzi in libertà. A meno che non mi stia sbagliando”.