Pucciniano, Colombini torna alla carica con la sua causa

24 luglio 2015 | 10:59
Share0
Pucciniano, Colombini torna alla carica con la sua causa

Il presidente e direttore artistico del Puccini e la sua Lucca Festival, Andrea Colombini, torna a parlare della vicenda legale con il Festival Puccini di Torre del Lago, lanciando un monito al nuovo cda a poche ore dal via al cartellone. Ecco il suo intervento integrale: “Leggiamo i toni compiacenti e le dichiarazioni di pace e di amore da parte di Alberto Veronesi, neo presidente del Festival Pucciniano, che dichiara di voler recedere, e ci sembra il minimo, dalle azioni legali verso il Festival che adesso egli si trova a presiedere. Siccome si prendono in considerazione con grande spolvero le azioni di Veronesi e si fa finta di ignorare quelle di Andrea Colombini e del Puccini e la sua Lucca, per cui con l’udienza del 26 giugno scorso, sono stati riconosciuti i testimoni della parte lesa (Colombini appunto) in numero di 17 testi contro il niente del Pucciniano, ci corre quindi l’obbligo di dichiarare quanto segue”.

“E’ stata presentata istanza di sequestro cautelativo di tutti i beni della Fondazione Festival Pucciniano  come già annunciato nel maggio scorso – aggiunge Colombini -, è iniziata anche l’azione legale nei confronti dei presidenti che hanno firmato gli atti contro Colombini e il Puccini e la sua Lucca Festival , presidenti che in base alle vigenti leggi si vedranno imputati – attesa la piena assoluzione di Colombini e la sentenza passata in giudicato – del reato di calunnia, con implicazioni oltre che penali anche civili. E si parla di tutti quei presidenti che hanno firmato atti e/o incarichi contro Colombini in ogni sede giudiziaria.
Specifichiamo questo per ricordare sia al neo sindaco di Viareggio che all’opinione pubblica che, a parte le beghe con neo presidente felicemente risolte, c’è roba molto più grave da risolvere nei confronti di terzi, visto anche lo stato finanziario della Fondazione così come denunciato dai Revisori dei Conti dello stesso Festival non più tardi di dieci giorni or sono. Visto che poi si insiste a fare conferenze stampa e dichiarare mega attività future, con che soldi e dirette magari da qualcuno che abbia i titoli per poter dirigere una fondazione a titolo di legge, gradiremmo almeno che l’opinione pubblica fosse ben cosciente, ovviamente nei limiti e nelle quantità che i giudici stabiliranno, che ci sono gravi mancanze passate da sanare.Non vogliamo rovinare la festa ma chi ha sbagliato pagherà e presto, a titolo di legge ripetiamo, e soprattutto pagheranno tutti i responsabili, presenti e passati. Visto che le sentenze e i danno effettivi e gravi ci sono e di certo non verranno cancellati con colpi di spugna di dubbio gusto”.