
Le malattie respiratorie, in particolare quelle croniche, rappresentano un’importante causa di mortalità e di morbilità e si stima che la broncopneumopatia cronica ostruttiva sepossa divenire nel 2020 la terza causa di morte a livello mondiale. Questo aumento della mortalità è determinato sicuramente dall’incremento dell’abitudine tabagica, dalla riduzione della mortalità da altre cause e dall’invecchiamento della popolazione mondiale. L’ultima stima riportata dall’Istat si riferisce ad una diagnosi, nota agli intervistati, di bronchite cronica o enfisema ed è pari al 4,5 per cento per l’intera popolazione, con una lieve minore frequenza nelle femmine rispetto ai maschi. Questo studio, che tradotto in valore assoluto individua oltre 2,6 milioni di cittadini italiani ammalati, rappresenta quasi certamente una sottostima delle dimensioni reali della prevalenza della malattia.
Da qui l’importanza della figura del medico pneumologo, che – a pari di altri specialisti che si occupano di patologie croniche – si trova spesso di fronte a persone con uno stato di salute molto compromesso:
“In effetti – spiega la dottoressa Barbara Canari Venturi, responsabile della struttura semplice dipartimentale di pneumologia dell’azienda 2 di Lucca – i nostri pazienti necessitano di frequenti controlli e approfondimenti. Spesso, inoltre, vengono ricoverati in ospedale per il riacutizzarsi della patologia sottostante. Molti di loro sono portatori di ossigeno domiciliare a lungo termine e di macchinari salvavita come i respiratori meccanici e frequentemente evidenziano tutta una serie di patologie, non solo di tipo respiratori. Il nostro servizio dispone di risorse diagnostiche all’avanguardia ed è un settore costantemente proiettato verso il futuro, per fornire ai nostri pazienti un’assistenza sempre più adeguata”.
Sul territorio dell’azienda Usl 2 di Lucca la pneumologia ha quindi molto da offrire perché può vantare un’importante tradizione ed è da sempre ben strutturata. All’interno dell’ospedale San Luca sono presenti posti letto dedicati di alta intensità (subintentiva pneumologica) e di bassa intensità (degenza ordinaria pneumologica), modulati in base alle esigenze e occupati quindi quotidianamente da pazienti con problemi respiratori. Per questo viene garantita la presenza costante di almeno uno specialista nella struttura ospedaliera. Questo a conferma del fatto che, nell’ambito dell’organizzazione per intensità di cura, possono essere valorizzate le singole attività specialistiche.
E’ inoltre assicurato un ampio servizio ambulatoriale dedicato a varie problematiche: Endoscopia toracica; insufficienza respiratoria (enfisema, bronchite cronica, asma, Bpco; interstiziopatie), patologie neuromuscolari, centro antifumo, allergologia, disturbi respiratori del sonno.
Oltre a garantire l’attività di tutti questi ambulatori, gli specialisti si rendono ovviamente disponibili per le visite urgenti, almeno 3 ogni giorno, con un aumento significativo nei mesi del picco influenzale.
Nella Cittadella della Salute del Campo di Marte è poi ancora presente una postazione ambulatoriale dedicata alle prime visite pneumologiche (circa 112 al mese), dove i pazienti vengono sottoposti ad un primo inquadramento diagnostico e successivamente inviati all’ambulatorio dedicato. Oltre all’impegno dei medici, c’è da evidenziare anche quello degli infermieri, sia per la degenza al San Luca che a livello ambulatoriale, con esecuzione anche delle spirometrie (mediamente 50 ogni settimana).