Ex Manifattura Tabacchi, la vendita scatena la bagarre

Via libera tra roventi polemiche al piano triennale delle alienazioni dal 2015 al 2017, alla fine approvato stasera (28 luglio) dal consiglio comunale con 17 favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti. Tra gli immobili da vendere nell’anno in corso c’è l’ex sede della Guardia di Finanza. Una partita da quasi due milioni di euro, ma servirà una variante per modificare la destinazione d’uso e rendere l’immobile appetibile sul mercato. Slittano invece al 2017 le alienazioni dei lotti dell’ex Manifattura Tabacchi che non rientrano nei progetti Piuss: il loro valore è stato indicato in sei milioni e 500 mila euro, sulla base della consulenza firmata dalla Sinloc. Poi ci sono alcune “riproposte”, come la Vecchia Guardia, e altre novità, come l’immobile di via Brunero Paoli – l’ex carrozzeria -, che il Comune vuole vendere per 240mila euro. Le opposizioni sono andate all’attacco soprattutto sulla vendita dei lotti dell’ex Manifattura Tabacchi, e sulla valutazione degli immobili. “Non ci sarà nessuna speculazione – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini -: il piano di riqualificazione sarà presto in consiglio comunale, e l’alienazione dei lotti avverrà soltanto dopo il via libera dell’aula”. Sulla questione esplode tuttavia una bagarre e un battibecco tra il primo cittadino e Piero Angelini. Uno scontro che si era già visto, e sullo stesso argomento, anche al consiglio comunale sulle alienazioni dell’anno scorso (Leggi).
A illustrare, in apertura, la pratica è stato l’assessore al patrimonio, Antonio Sichi che ha spiegato immediatamente che il piano ha una impronta “realistica”: “Abbiamo voluto improntarlo ai principi di apparenza e realtà – sottolinea l’assessore -, senza osare troppo e inserendo soltanto immobili che abbiano una appetibilità sul mercato. Vengono riproposti tre immobili già nel piano 2014, con la novità dell’introduzione dell’immobile dell’ex Guardia della Finanza”. Da questo immobile il Comune prevede di incassare un milione e 950mila euro. “In questo caso servirà una variante urbanistica – avverte l’assessore -, per rendere l’immobile collocabile sul mercato. C’è poi un altro immobile nel piano 2016 che ha bisogno di una verifica da parte della Sovrintendenza”. Si tratta dell’immobile di via Brunero Paoli, dove l’amministrazione voleva inizialmente realizzare sette immobili per l’emergenza abitativa: il suo valore è stato determinato in 240mila euro. “Speriamo – ha detto Sichi – di trovare un acquirente per dare a quest’area un nuovo volto. Al momento l’amministrazione non è in grado di intervenire”.
Nel 2017, andranno all’asta i lotti funzionali del complesso ex Manifattura Tabacchi che non sono rientrati a far parte del progetto Piuss: il loro valore è pari a 6 milioni e 500mila euro – secondo lo studio della Sinloc – ed i proventi sono stimati per l’anno 2017. Non sarà comunque una partita facile ed è anche per questo che le alienazioni sono state rinviate di due anni. Tornando ai proventi attesi per il 2015 ecco poi l’immobile denominato Vecchia guardia, a San Marco: verrà battuto all’asta per 225 mila euro. Sempre per il 2015 è prevista la vendita tramite asta di due fabbricati: il primo è un’abitazione colonica che si trova in via di Arsina: vale 190 mila euro; il secondo è un fabbricato residenziale con annesso terreno: vale 180mila euro.
Il dibattito. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di Impegno Comune, Luca Leone, che ha portato l’attenzione sull’ex Oleificio Borella e il suo necessario recupero e, in secondo luogo, anche l’ex Guardia di Finanza: “Per quest’ultimo immobile – ricorda – era stata fatta l’ipotesi di trovare un affittuario per questo edificio”.
Roberta Bianchi, consigliera della Federazione della Sinistra, chiede di precisare la destinazione urbanistica degli immobili che si vogliono alienare, “visto che nella delibera – dice – non viene indicato”. Il consigliere Angelo Monticelli (Noi per Lucca al Centro) si concentra sull’immobile di via Brunero Paoli: “Ero contrario – dice – all’ipotesi degli alloggi per l’emergenza abitativa. Voglio sperare che comunque alienandolo si garantisca la storicità di questo immobile”. Roberto Lenzi (Idv) fa le pulci al piano, sostenendo che la maggior parte degli immobili indicati figuravano già nelle alienazioni per gli anni precedenti. Poi si concentra sulla questione dei lotti dell’ex Manifattura Tabacchi. Secondo il consigliere, quei locali sarebbero potuti essere strategici per la città, sia per la realizzazione di un polo funzionale e parcheggi per il centro storico. Per Lenzi, che contesta anche i prezzi indicati per gli immobili, è quindi un errore proporre l’alienazione. Piero Angelini, consigliere di Governare Lucca, attacca l’assessore Sichi: “Il piano delle vendite – dice – cade in un momento difficile, perché è complicato trovare dei compratori. L’amministrazione non ha venduto niente finora. Venderà le quote Salt, ha sbagliato ad acquistare le quote di Lucca Fiere. Ritengo di esprimere le mie perplessità – dice -: non avrei niente in contrario che si vendesse l’immobile della Vecchia Guardia, ma avrebbe un senso se gli si desse una destinazione urbanistica vincolata. Per quanto riguarda la vendita dei due terzi della Manifattura Tabacchi, questo è un errore colossale per tutta la città, che mette a rischio di infiltrazioni malavitose: non si dovrebbe vendere, andrebbe utilizzata per gli scopi che il precedente regolamento urbanistico prevedeva”. Poi stilettate nei confronti della consulenza Sinloc: “Una indicazione sconclusionata e quasi riprovevole per la storicità di questi luoghi”. Poi attacca il sindaco: “Sull’ex Manifattura cederà a pressioni economiche”.
Il sindaco: “Niente pressioni sulla Manifattura”. Sul tema ha preso la parola il sindaco Alessandro Tambellini, incalzato dalle critiche di Angelini: “Nessuno di noi – dice rispondendo ad Angelini – subisce pressioni economiche. Sull’ex Manifattura è in corso un programma di recupero che non era mai stato tentato – ha detto -, che cambierà le sorti della zona ovest della città. Le cambierà con innesti funzionali che riporteranno finalmente attività in centro storico. Negli anni passati, la città è stata privata di funzioni quando altri da noi avevano in mano le sorti di Lucca. E’ complicato mantenere la Manifattura completamente a disposizione del Comune: ciò non significa che sarà venduta a chiunque. Il piano di recupero dei lotti sarà al vaglio del consiglio comunale, soltanto dopo si procederà con l’alienazione. Abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza ed evidenza, portata all’interno del consiglio comunale. Proprio perché non abbiamo alcun tipo di pressione. Non è stato così in passato. Quindi: attenzione a certe formulazioni. Non permetto a nessuno, neanche a lei Angelini di esprimere osservazioni che giudico inappropriate. Personalmente non ho alcune reverenza nei confronti della sua carriera politica”. Il sindaco poi replica anche sul Polo Fiere: “Ogni operazione costosa in passato – ha detto – veniva giustificata con il prezzo degli immobili, per oltre dieci milioni di euro”.
Scontro con Angelini. Poi il primo cittadino si sfoga con Angelini: “Lei che è stato un nume tutelare politico – dice rivolgendosi al consigliere di Governare Lucca – non si rende conto che sul suo percorso politico ci sono soltanto sistemi infranti? Se li ricorda quei periodi? Mi dica quali sono state le grandissime realizzazioni che in 20 anni di sua attività politica in città hanno portato”. Il sindaco si scalda: “Lezioni da lei non sono disposto a prenderle – incalza -: non sono più deciso ad ascoltare le sue architetture ideali e le sue minacce. Chiedo a lei e a tutto il consiglio di lavorare con tutta calma”.
Angelini non si lascia scappare l’occasione di replicare: “Non voglio trasformare la discussione in un alterco – dice -: il problema e il programma di questa amministrazione è di fare la Cittadella del commercio nell’ex Manifattura Tabacchi con la finanza di progetto – incalza -. Confermo che lei spesso è debole nel contrastare gli interessi – attacca -, non voglio ricordare la questione dello stadio e non ho neanche nessun dubbio a dire che la Coop a S. Filippo cui avete dato l’ok in modo in legale, sia un cedimento plateale agli interessi delle cooperative. Tambellini – aggiunge – mi ha querelato perché ho detto che la sua politica avrebbe avvantaggiato parenti e amici. E’ così sciocco da non sapere che la diffamazione non si compie davanti al diretto interessato, perché quelle sono cose che io gli ho detto qui in aula davanti agli occhi”.
La consigliera comunale Virginia Lucchesi (Lucca Civica) invita a concentrare l’attenzione “sulla trasparenza e la chiarezza con la quale è stato redatto il piano. Non capisco poi il collegamento con il Polo Fiere, fatto dal consigliere Angelini. Se non si fosse fatta quell’operazione e si fosse andati all’arbitrato con Elaia, avremmo avuto ben altri problemi”. Il consigliere Giorgio Mura boccia il piano delle alienazioni: “Dico no alla vendita dei lotti dell’ex Manifattura – dice -, credo inoltre nella potenzialità che il fiume Serchio ha per la città – aggiunge riferendosi all’alienazione della Vecchia Guarda -: questo edificio dovrebbe rientrare in un progetto complessivo di riqualificazione della zona”. Al riguardo il sindaco Alessandro Tambellini ha riposto chiaramente: “L’opera di riqualificazione del parco fluviale è appena cominciata – dice – ma invito i consiglieri a visitare il Centro Ippico, che lascerà tutti stupiti. Per quello che riguarda la Vecchia Guardia, dico che se non la venderemo, prima o poi ci metteremo mano. Al momento ci sono altre priorità, come ad esempio Villa Bottini”.
Di fronte alle critiche, l’assessore Antonio Sichi difende il piano delle alienazioni: “Questa operazione è stata ben vagliata in commissione – ha detto -, ed è collaterale ad un piano di riqualificazioni al quale sta lavorando l’amministrazione comunale”. Quanto poi alle destinazioni degli edifici, l’assessore spiega che: “soltanto per l’ex Guardia di Finanza andrà ridefinita la destinazione urbanistica, per gli altri immobili resta quella attuale”. E su via Brunero Paoli Sichi annuncia che sono in atto contatti con soggetti per la riqualificazione della zona.