Provincia, il 20 settembre il voto per il nuovo presidente

29 luglio 2015 | 08:46
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Provincia, il 20 settembre il voto per il nuovo presidente
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Provincia, il 20 settembre il voto per il nuovo presidente
Provincia, il 20 settembre il voto per il nuovo presidente
Provincia, il 20 settembre il voto per il nuovo presidente

20 settembre. E’ questa, con tutta probabilità, la data per le elezioni provinciali che porteranno alla scelta del presidente del nuovo ente. E’ quanto proposto nel corso della riunione con i sindaci del territorio convocata da Maura Cavallaro, che ha preso il posto di Stefano Baccelli, dopo la sua decadenza seguita all’elezione in consiglio regionale. Il suffragio, come prevede la legge Delrio, sarà però ristretto: potranno votare soltanto i sindaci e i consiglieri comunali delle amministrazioni locali. Ora può partire la “campagna elettorale”: il primo passo sarà la scelta dei candidati da proporre. Il Pd territoriale di Lucca ha annunciato che farà il suo nome a giorni ma tutto fa pensare che sia quello di Luca Menesini, attuale sindaco di Capannori. Sono in tutto 34 i Comuni coinvolti nel voto, per un totale di 488 grandi elettori, tra sindaci e consiglieri comunali: dalle consultazioni dovranno uscire i nomi di 12 nuovi consiglieri provinciali. I consiglieri provinciali uscenti possono essere candidati, e quindi eletti, ma non hanno diritto al voto.

Un incontro informativo quello di oggi (29 luglio) nella sala consiliare di Palazzo Ducale, alla presenza della gran parte dei sindaci, o dei loro rappresentanti, del territorio della provincia di Lucca. In cui la reggente Maura Cavallaro, coadiuvata dalla segretaria generale Maria Paola La Franca e dal presidente del consiglio provinciale, Andrea Palestini, ha reso noto i motivi che spingono all’indizione delle elezioni il prossimo 20 di settembre. “La legge – ha spiegato Maura Cavallaro – prevede la convocazione dei comizi elettoriali entro il 40esimo giorno precedente alla votazione e pa presentazione delle liste fra il 20esimo e il 21esimo giorno prima delle elezioni. Posto che i termini per le elezioni son anche collegati al momento in cui c’è stata la presa d’atto dell’opzione del presidente Baccelli per il consiglio regionale le date possibili, volendo evitare il 13 settembre, giorno della Santa Croce, erano il 6 e il 20 di settembre. Ma votare il 6 avrebbe significato presentare le liste nei giorno a cavallo del Ferragosto. Con l’indizione delle elezioni al 20 di settembre, invece, la presentazione è posticipata al 30 e 31 agosto”.
Le scadenze, a questo punto sono serrate e già contingentate. L’11 agosto è il termine massimo per l’indizione dei comizi elettorali. Il 16 agosto ci dovrà essere una prima indicazione degli aventi diritto al voto, per  calcolare il numero minimo di sottoscrizioni a corredo delle liste dei candidati e delle candidature a presidente della Provincia. Secondo i primi calcoli serviranno un minimo di 24 firme per candidarsi a consigliere provinciale e di 70 per candidarsi a presidente della Provincia.
Dopo la pubblicazione del numero degli aventi diritto a cura dell’Ufficio Elettorale costituito in Provincia (21 agosto) dalle 8 del 30 agosto alle 12 del 31 agosto si terrà il deposito ufficiale delle liste dei candidati e delle candidatura alla guida di Palazzo Ducale. Candidature che dovranno essere analizzate dall’ufficio elettorale entro il 5 settembre e pubblicate entro il 12, poco più di una settimana prima del voto del 20 di settembre.
“In molti mi chiedono – ha detto la presidente Cavallaro – cosa bolle in pentola. Io non lo so. In questo momento la mia deve essere una posizione super partes. Ci saranno, come è stato in tutte le altre province, degli accordi, ma mi auguro che sia un lavoro sereno”.
Da domani (30 luglio) sarà comunque attivo sul sito internet della Provincia di Lucca uno speciale elezioni con tutto lo scadenzario e la modulistica cui tutti i Comuni doranno attenersi. Il tutto in attesa del voto, che non sarà per “teste” ma sarà ponderato. Il che significa che i Comuni più grandi avranno un peso maggiore di quelli più piccoli. E proprio questo, al di là di quante liste si presenteranno e di quanti candidati alla presidenza, fa propendere verso un accordo fra i Comuni più grandi (Lucca, Capannori e Viareggio) la cui scelta dovrebbe cadere proprio sul nome di Luca Menesini.
Nel dibattito fra i sindaci ai dubbi del primo cittadino di Porcari, Alberto Baccini, su tempi e modi della votazione fa eco Ballini, consigliere provinciale uscente e sindaco per il terzo mandato a Villa Basilica, che chiede di portare a termine quanto prima il passaggio della Provincia a ente di secondo livello anche per tutte le questioni collegate e per portare avanti nel migliore dei modi le competenze residuali rimaste a Palazzo Ducale.
A intervenire sono poi due dei candidati “in pectore” alla guida di Palazzo Ducale. “Prendiamo atto – dice Luca Menesini – della scelta delle scadentze temporali. E’ importante che alla Provincia si dia un nuovo asetto e che si dia quanto prima. Tenendo conto che occorre azzerare un’idea di Provincia come abbiamo avuto fino ad oggi per passare ad una fase completamente nuova”. Più polemico il sindaco di Seravezza, Ettore Neri che chiede a Cavallaro e Palestini un documento di fine mandato su cui farsi un’idea sulla situazione anche contabile di Palazzo Ducale: “Sarebbe bene – dice – che fosse pronto in tempi brevi. Certo che se lo specchio è lo stato delle scuole superiori nella Provincia di Lucca siamo abbastanza preoccupati”.
“Di sicuro – ribatte Cavallaro – la provincia di Lucca è l’unica che non è in dissesto nelle proiezioni di tutte le nuove province. E noi vogliamo lasciare questa situazione, anche grazie ai finanziamenti che, nella fattispecie delle scuole, sono arrivati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dal bando nazionale”. Palestini attribuisce grosse responsabilità, invece, alla riforma Del Rio: “Basti pensare – dice – che su 31 milioni di euro di capacità fiscale della Provincia lo Stato nel 2015 ne prende 19. Saranno 26 il prossimo anno e 33-34 nel 2017, ovvero una cifra superiore all’attuale capacità fiscale dell’ente”.
Resta poi aperta la questione del personale della Provincia e l’urgenza del ridisegno della Polizia Provinciale. Con una particolarità, spiegata dal segretario generale. Una volta aperta ufficialmente la piattaforma per il collocamento dei dipendenti nelle nuove amministrazioni a contare non sarà più l’opzione fatta dalle amministrazioni comunali, ma una serie di criteri legati all’anzianità, alla residenza, alla situazione familiare, eccetera. Sul punto si scatena la polemica del sindaco di Porcari, Alberto Baccini: “Tutti noi – dice – avremmo bisogno di più personale. Ma veniamo frenati dal limite rappresentato dal patto di stabilità. Il vero limite è quello”. Intanto il Comune di Lucca ha già annunciato che riassorbirà 23 dipendenti della Provincia. Il Comune di Capannori, invece ne ha già presi in carico due e “punta” ad altri due. “Ma alla fine – spiega Menesini – forse sarà una sola unità per andare a rafforzare il nostro corpo di Polizia Municipale”.
Tutte partite aperte, dunque, in vista della consultazione del 20 settembre. Poi la “nuova” Provincia andrà a regime. E sarà compito del nuovo presidente guidare una transizione che non sarà priva di problematiche da risolvere. Chiunque vinca, insomma, non avrà certamente un compito agevole.

Enrico Pace