
Mobilitazione della Cia per sollecitare le istituzioni su problema della presenza degli ungulati, ormai cinque per ogni agricoltore, con la conta dei danni che continua a crescere.
“Siamo di fronte a una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più insostenibile – afferma il presidente della Cia Toscana Nord, Piero Tartagni – e che vede, anche sul nostro territorio, la presenza di un carico quasi raddoppiato in cinque anni, con danni produttivi oramai incalcolabili: i soli Atc hanno accertato 10 milioni di euro di danni in questi ultimi 5 anni e a questi vanno aggiunti i danni economici e imprenditoriali, che rappresentano una quota molto superiore. Per questa ragione, come Cia Toscana Nord aderiamo allo stato di agitazione della categoria, indetto a livello nazionale”.
Da domani scatta la protesta dell’associazione di categoria per portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica un problema che da anni affligge gli agricoltori: è stato predisposto un documento dove vengono indicate le soluzioni immediate per superare l’emergenza. Tra queste vi è la piena attuazione entro l’anno del Piano Faunistico regionale e l’adozione di un piano straordinario di interventi per riportare la presenza e la densità degli ungulati in equilibrio con il territorio. Sono, poi, previsti interventi di contenimento e di prelievo della fauna selvatica – in particolare ungulati – nei parchi e nelle aree protette. Infine è inserita la garanzia del rispetto del principio del risarcimento totale dei danni diretti e indiretti causati da fauna selvatica e ungulati, come sancito dal Piano Faunistico regionale.