





I sotterranei dei baluardi San Martino, Santa Croce e San Paolino al centro dell’opera di restauro e valorizzazione delle Mura finanziati dalla Regione Toscana, con lo scopo di restituire alla città spazi suggestivi e dalla grande capacità attrattiva. I lavori, in corso da circa due mesi, stanno portando alla luce i primi frutti, mentre il sindaco Tambellini, durante il sopralluogo avvenuto questa mattina (4 agosto), in compagnia dell’assessore Francesca Pierotti e del coordinatore comunale dei cantieri, Stefano Parenti, avverte che “una grande spesa ha senso solo in presenza di un intervento manutentivo annuale e solo se i monumenti vengono utilizzati”.
Questi primi lotti di interventi hanno riguardato in particolare il rifacimento della pavimentazione, l’installazione di impianti di illuminazione e l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua. I lavori alla sortita San Paolino consentiranno, inoltre, il collegamento diretto con il parcheggio Carducci, che in tal modo disterà appena 3 minuti a piedi dalla città: il percorso di raccordo con la circonvallazione e quindi con l’area di sosta è già in fase di ultimazione, mentre all’interno sono iniziate le attività di pulizia del parametro e gli scavi per i nuovi impianti. Sempre in un’ottica di maggior accessibilità al centro storico, l’amministrazione comunale sta valutando l’eventualità di aprire anche la sortita del baluardo Santa Croce.
Anche nel sotterraneo San Martino è stata realizzata la pulizia del parametro e sono state rimosse le scritte, inoltre la pavimentazione è stata compattata con resine. Gli scavi in questo spazio, eseguiti sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni ambientali e di quella archeologica, hanno regalato resti di pavimentazioni antiche, che saranno lasciate a vista. E’ in fase di completamento la prima parte del percorso della sortita Santa Croce: anche qui oltre alla pulizia del paramento interno sono stati eseguiti degli scavi che hanno consentito di riportare alla luce antiche pavimentazioni. In tutti e tre i cantieri sono in corso d’opera anche i lavori di illuminazione del percorso, che vanno ad aggiungersi al progetto di illuminazione del paramento fra Porta Elisa e Porta San Jacopo, per cui è già stato posizionato il 30 per cento dei corpi illuminanti e si prevede che i lavori termineranno entro settembre. Il risparmio risultante dal primo lotto di lavori alla sortita S.Martino consentirà, inoltre, di completare l’illuminazione della vecchia Porta San Donato.
Entro la fine dell’anno saranno ultimati tutti gli interventi in programma.
“Pulire, recuperare e riportare alle origini questi spazi – ha commentato l’assessore Pierotti – sono gli obiettivi perseguiti tramite questi lavori. L’intento è quello di garantire la massima fruibilità dei sotterranei a cittadini e turisti, pensando ad un’apertura flessibile e magari ad un accesso 24 ore al giorno”.
L’accordo di programma finanziato dalla Regione Toscana, per un importo di 2.452.248,84 euro, è stato firmato dal Comune di Lucca, dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, dalla Fondazione Crl, dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici e artistici per le provincie di Lucca e Massa Carrara.
“Si tratta di un restauro conservativo – ha spiegato il sindaco – l’obiettivo delle prossime amministrazioni dovrà essere quello di investire annualmente determinate cifre per mantenere ciò che è stato recuperato. In prospettiva dobbiamo immaginare l’uso e la valorizzazione degli spazi attraverso manifestazioni che li facciamo conoscere anche esternamente, senza comprometterli”.
Il sindaco ne ha approfittato anche per delineare il ruolo che Opera delle Mura potrebbe svolgere nell’ambito della promozione turistica e culturale della città. “Opera delle Mura – ha affermato – deve essere rimodulata, perché ha senso solo in un’ottica di valorizzazione della città, non deve occuparsi di questioni tecniche che competono ad altri. Dobbiamo far sì che Lucca assuma una rilevanza extranazionale: Opera delle Mura dovrebbe occuparsi di cercare i soggetti, le sponsorizzazioni, creare eventi di spessore e richiamo internazionale. E’ necessario lavorare con una visione d’insieme – ha aggiunto- gli spazi oggetto delle restaurazioni devono essere luoghi legati alla vita culturale della città: l’intento è anche quello di allargare l’area monumentale, fino a rendere la città stessa un monumento”.
Jasmine Cinquini
FOTO – Il sopralluogo ai sotterranei delle Mura