Profughi, niente arrivi a Lucca almeno per agosto

7 agosto 2015 | 15:18
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Profughi, niente arrivi a Lucca almeno per agosto

Nessun nuovo arrivo di profughi troverà collocazione, almeno per tutto agosto, nel territorio del Comune di Lucca. E’ questo uno dei principali corollari del summit di questa mattina in Prefettura alla presenza dell’assessore regionale Vittorio Bugli e davanti al prefetto Giovanna Cagliostro. Una seduta calda quella dei rapprsentanti di Stato e Regione davanti ai sindaci o ai loro rappresentanti. In cui però sono state chiarite alcune posizioni. Da una parte la Prefettura e la Regione spingono per il modello di accoglienza diffusa (Leggi l’articolo) che vorrebbe un “carico” di accoglienza per ogni Comune di un migrante ogni seicento abitanti circa. Un meccanismo che, però, funziona solamente se tutti i Comuni della Provincia si rendono disponibili a farsene in qualche modo carico. E qui si rompe l’equilibrio. Da una parte c’è la netta opposizione, in senso lato politica, dei Comuni guidati dal centrodestra come Montecarlo, Altopascio e Pietrasanta. Dall’altra c’è una moderata disponibilità da parte di altre realtà. Già oggi il sindaco di Borgo a Mozzano ha aperto alla possibilità di accogliere sei migranti, anche se non nella struttura individuata dalla Regione Toscana. Lo stesso ha fatto il Comune di Stazzema, mentre si attendono, e se ne discuterà nelle rispettive Unioni dei Comuni, le risposte di altri sindaci del territorio.

Nel mezzo, inevitabilmente, c’è il Comune di Lucca, luogo di smistamento dei profughi che arrivano sul territorio provinciale e che ha il centro di prima accoglienza della Croce Rossa di via delle Tagliate. Alla piena disponibilità dell’amministrazione di continuare a “fare la propria parte”, fa però da contraltare la richiesta che anche altre realtà del territorio si facciano carico dell’emergenza. Come dire: a Lucca non solo c’è il centro di prima accoglienza, ma sono stati accolti circa 200 migranti nelle diverse strutture messe a disposizione. Una quota che, già di per sé, sforerebbe quel rapporto di uno ogni 600 indicato proprio dall’assessore Bugli. Per questo è stata sposata la linea di non prevedere altri arrivi nel territorio comunale almeno per tutto il mese di agosto.
A farsi carico dei nuovi arrivi, nell’intenzione di prefettura e Regione, a questo punto, dovrebbero essere proprio quelle realtà in cui il rapporto è ben al di sotto del limite massimo previsto dal “modello Toscana”. I comuni della Versilia, ad esempio, come Viareggio, Massarosa e Camaiore, tutti sopra i 15mila abitanti, su cui a questo punto si punterà maggiormente per l’accoglienza.
Discorso diverso, invece, per le strutture che saranno chiamate ad accogliere i profughi. Il principio, già messo in pratica dal Comune di Lucca, è quello che, sebbene le strutture siano individuate dalla Regione Toscana, i luoghi di accoglienza vengano scelti di concerto fra Prefettura e Comune interessato. A questo punto tramonta, come mera ipotesi di scuola, salvo accordo del Comune, lipotesi di utiilizzare l’ex sede del distretto sanitario di via Mordini in centro storico. Come è già tramontata l’idea di utilizzare, per Capannori, l’ex Asl di Carraia.
La battaglia, se così si può chiamare, adesso si giocherà su altri tavoli. Tavoli tecnici, come sono stati definiti, da convocare da parte delle Unioni dei Comuni. Dove, numeri alla mano, si cercherà di attuare la richiesta di Prefetto e Regione.