Barsanti (Sovranità): “Stop al business dell’accoglienza migranti”

“L’unica posizione accettabile riguardo all’immigrazione clandestina è quella di opporsi radicalmente a questa politica dell’accoglienza, smascherando sia la truffa politica e culturale sia il business che si nasconde dietro al finto altruismo”. A dichiararlo è Sovranità, per bocca del suo responsabile Fabio Barsanti.
“L’unico modo per affrontare questa interminabile ondata di immigrazione clandestina – dichiara Barsanti – è prendere coscienza ed informare gli italiani di come si stia bluffando, facendo passare per emergenza profughi quella che è normale immigrazione clandestina. Preso coscienza di questo, e del fatto che il Governo, a differenza di altri paesi, non stia facendo niente, opporsi in modo radicale e culturale a questa politica suicida dell’accoglienza, che non può assolutamente perdurare”. “L’opposizione di alcuni sindaci di centro-destra al piano di accoglienza regionale che si voleva imporre con il vertice in Prefettura – continua Fabio Barsanti – è già un passo avanti. Oltre a questo, tuttavia, serve contrastare alla radice il fenomeno. Il centro-destra deve dire senza paura ai lucchesi che la sinistra e le cooperative lucrano sull’immigrazione, sia in termini politici che, soprattutto, in termini economici”. “Come possiamo vedere dal sito della Prefettura dove è stato pubblicato l’esito della manifestazione di interesse – prosegue la nota – i numeri parlano chiaro: 195 posti disponibili in strutture messe a disposizione da cooperative e privati. Moltiplicando la cifra di 33 euro più iva per ogni immigrato ospitato arriveremmo ad un costo maggiore di 7.000 euro al giorno, per un ammontare complessivo di più di 200.000 euro al mese. Ci rendiamo conto della cifra del business?”. “Questi sarebbero soldi pubblici sottratti agli italiani – attacca Barsanti – che lo Stato dovrebbe versare a chi, mosso da un finto spirito di accoglienza, ha messo a disposizione la propria struttura. Privati e cooperative che lucrano sull’immigrazione clandestina e sulle spalle degli italiani. Invito tutti i lucchesi a recarsi sul sito della Prefettura e visionare questi atti pubblici, sia per vedere le località a rischio (SS Annunziata, San Macario in Monte, Nozzano Castello, Maggiano, San Gimignano di Moriano nel Comune di Lucca; Borgo a Mozzano, Coreglia, Barga, Villa Basilica, Bagni di Lucca, Fabbriche di Vergemoli nella provincia), sia per vedere con chiarezza chi si rende complice di queste politiche che in tempo di crisi sottraggono soldi pubblici agli italiani”.