Turismo, a Lucca più arrivi e presenze. In Valle è boom






I dati dei flussi turistici in provincia di Lucca relativi al periodo gennaio-giugno 2015, confrontati con lo stesso periodo dello scorso anno evidenziano una discreta crescita degli arrivi a livello provinciale (+3,4%), a fronte di un leggero calo delle presenze. Al dato generale degli arrivi contribuiscono positivamente, anche se in misura diversa, tutte le aree provinciali. Risulta molto positiva la performance della Valle del Serchio sia per gli arrivi (+9,9%), sia per le presenze (+5,1%). Nella Piana di Lucca gli arrivi aumentano dell’1,4%, mentre le presenze registrano un calo pari al -2.8%. In Versilia, infine, si è registrato un aumento del 3.5% degli arrivi a fronte di un calo irrisorio delle presenze (-0,6%).
“Questi primi sei mesi del 2015 – dichiara l’assessore provinciale al turismo e allo sviluppo economico, Francesco Bambini – evidenziano un dato positivo abbastanza uniforme su tutto il territorio, anche se, ovviamente, per determinare l’andamento dell’anno sarà decisivo aspettare i dati del periodo estivo che normalmente registra i picchi maggiori dal punto di vista degli arrivi e delle presenze. La leggera flessione che si registra sulle permanenze può essere letta come conferma del trend che si è registrato negli ultimi anni e che vede i turisti soggiornare per periodi sempre più brevi. Nel periodo preso in esame, il segno positivo è determinato soprattutto da due componenti: gli italiani ed il settore alberghiero”.
Settore alberghiero. I numeri positivi a livello provinciale sono determinati innanzitutto dalla buona performance dell’ospitalità alberghiera che cresce sia per il dato sugli arrivi (+4,2%), sia sulle presenze (+2,5%), a fronte di una diversa situazione per l’extra-alberghiero (-0,2% gli arrivi e -10,2% le presenze). E’ da rilevare il ‘peso’ che questa componente di offerta ha sul bilancio turistico provinciale, poiché intercetta circa l’80% della domanda di ospitalità locale: in pratica 4 turisti su 5 soggiornano in strutture alberghiere.
Settore extra-alberghiero. A fronte di un calo generale di arrivi e, soprattutto, di presenze (-10,2%), appare significativa la riduzione di presenze nell’extra-alberghiero in Versilia (-13,9%), che non trova analogo riscontro nel dato relativo al settore alberghiero. Per fornire interpretazioni attendibili, quindi, sarà necessario attendere i dati della stagione estiva e vedere come la situazione si è evoluta in tale periodo.
I flussi a seconda della nazionalità. Nei primi sei mesi del 2015, i dati positivi a livello provinciale di arrivi sono determinati dalla componente di turisti italiani che crescono, a livello provinciale, del 5,4% in termini di arrivi e del 1% come presenze. Analizzando il dato aggregato provinciale e quello delle singole macro-aree sia sugli arrivi, sia sulle presenze, si riscontra una durata media del soggiorno (2,9 giorni) che tende a diminuire ancora, in linea di continuità con il trend degli ultimi anni. Questo fenomeno coinvolge in maniera evidente anche i turisti stranieri che non passano più di 3,2 giorni in media nelle strutture alberghiere del territorio e non più di 3,8 giornate in quelle extra-alberghiere.
A livello di singole macro-aree, si evidenzia che la Versilia vede crescere sensibilmente la presenza degli italiani, rispetto allo stesso arco temporale del 2014 sia nelle presenze (+2,9%), sia negli arrivi (+7%). Calano, invece, gli stranieri che riportano un segno meno sia nelle presenze, sia negli arrivi, con un dato più marcato nel primo caso (-4,1%) rispetto agli arrivi che registrano -1,2%. Particolarmente positivi sono i dati della Valle del Serchio che vede crescere a due cifre gli arrivi di italiani (+12,2%), e degli stranieri + 6,5%. Inoltre, vi è un aumento di presenze straniere di 6,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Infine, la Piana di Lucca, che, rappresentando 1/3 degli arrivi e delle presenze provinciali segna un sensibile calo nelle presenze di italiani (-5,7%), a fronte di una sostanziale stabilità negli arrivi. Per quanto gli stranieri registra un +3,2% di arrivi e una tenuta sulle presenze.
Il turismo estero. Analizzando i dati relativi ai Paesi di provenienza, spicca la riduzione sia di arrivi che di presenze delle principali provenienze ‘storiche’, quali la Germania (-4,8% arrivi; -5% presenze) e Francia (-2,7% arrivi e -4,3% presenze), mentre si registra una sostanziale tenuta del mercato anglosassone con un +1,7% di arrivi e un +2% di presenze dall’Inghilterra e incoraggianti segnali dagli Usa, che segna incrementi a due cifre sia negli arrivi (+13,2%), sia nelle presenze (+12,9%), diventando in questo modo il terzo mercato di riferimento, dopo Germania e Francia.
Considerevole, poi, il salto in avanti della Cina che, pur rimanendo su valori assoluti ancora poco rilevanti (6mila 800 presenze, pari a poco più dell’1% del totale stranieri sul nostro territorio), cresce in un anno del 51% negli arrivi e del 40% nelle presenze.
Lucca. I dati per il capoluogo parlano di un +4,9% per gli arrivi, tutti trainati dalla componente alberghiera, che cresce sia negli arrivi (+8,6%), sia nelle presenze (+2,3%). Spicca il fatto che a determinare il dato sono sia gli italiani che gli stranieri. Sostanzialmente stabili le presenze.
Camaiore. A Camaiore registra un +6,1% di arrivi e un +2,6 di presenze, definito da un incremento di turisti italiani, poiché i dati parlano di stranieri in diminuzione sia per gli arrivi, sia per le presenze.
Forte dei Marmi. A Forte dei Marmi (arrivi: +9,2% e presenze +2,7%) la crescita è sostenuta nelle presenze sia dalla componente alberghiera che da quella extra-alberghiera, mentre per gli arrivi si nota una diminuzione degli stranieri nelle strutture extra-alberghiere.
Viareggio. A Viareggio l’aumento della tassa di soggiorno non sembra aver scoraggiato più di tanto, considerando il notevole aumento di arrivi (+5,9%), in relazione alla piccola riduzione delle presenze (-1,9%).
Pietrasanta. Merita un’attenzione particolare il dato negativo della cittadina versiliese, dove si registra un peggioramento sia negli arrivi (-7,1%), sia nelle presenze che calano di 4,3 punti percentuali.
I DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015