Migranti, in 40 in 2 strutture ricettive. Ira di Tambellini

Quaranta migranti attualmente ospiti della tensostruttura di via delle Tagliate saranno sistemate in due strutture ricettive a Lucca. La decisione, assunta dalla prefettura, provoca la protesta del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che invita a coinvolgere anche quelle amministrazioni che finora non hanno dato la stessa disponibilità quanto ad accoglienza profumi. “Ho ricevuto in queste ore una lettera della Prefettura che mi comunica che 40 profughi attualmente ospiti della tensostruttura di via delle Tagliate saranno sistemati all’interno di due strutture ricettive private ubicate sul territorio comunale – spiega il primo cittadino di Lucca – . Non sono d’accordo con le decisioni prese autonomamente dalla Prefettura”.
“Il Comune di Lucca, in un momento di altissima difficoltà – aggiunge Tambellini -, ha fatto il suo dovere riguardo al problema tragico dell’immigrazione e continuerà a farlo, sia in termini di assistenza sia in termini di sacrosanta solidarietà. Reputiamo tuttavia intollerabile che a fronte dell’atteggiamento di grande responsabilità che il Comune di Lucca ha manifestato la maggioranza dei Comuni della provincia si sia sottratta -cito il caso del Comune di Viareggio e di altri Comuni della Versilia e della Piana- agli impegni che debbono essere presi, dal momento che l’emergenza riguarda l’intera Nazione. Pertanto, mentre chiediamo al Governo di trovare le soluzioni utili per l’allentamento dell’emergenza-profughi, non si può infatti aspettare l’inverno perché i flussi si interrompano naturalmente, riteniamo che l’impegno di solidarietà debba essere equamente distribuito sul territorio. Se il nostro Paese è impegnato più di altri per ragioni geografiche nella gestione dei flussi migratori, è utile e necessario che l’intero territorio nazionale se ne faccia carico. Il modello della Regione Toscana prevede che la densità massima di profughi sia di 1 ogni 600 abitanti: noi stiamo ampiamente rispettando tale previsione. Chiediamo che tutti facciano altrettanto. Chiediamo dunque che la Prefettura si adoperi per il rispetto di questo parametro, per fare in modo che la questione non continui ad essere addossata esclusivamente sulle spalle di quei Comuni che hanno affrontato l’emergenza con senso di responsabilità”.