Bilancio in Consiglio, polemica sugli introiti delle multe

La commissione bilancio e quella per le opere ed i lavori pubblici si sono riunite oggi (24 agosto) a palazzo Orsetti, per votare su due testi – bilancio previsionale e piano triennale dei lavori pubblici – che trascorsa la pausa estiva verranno portati all’attenzione del consiglio comunale di domani sera (25 agosto). Sul tavolo c’è un bilancio da 348 milioni di euro: si prevedono, tra le altre voci, entrate tributarie per circa 67 milioni di euro ed oltre 14 milioni di euro provenienti da trasferimenti da parte di Stato, Regione ed enti pubblici. Ed è soprattutto il fronte della pressione fiscale quello che ha maggiormente acceso le polemiche, se è vero che tra imposte, tasse e tributi speciali palazzo Orsetti incasserà circa 88 milioni di euro.
Oltre a questo, non muta un’altra consistente voce d’entrata, come quella relativa alle sanzioni elevate per violazioni del codice della strada: anche per il 2015 si parla di circa 8 milioni di euro lordi (cifra da cui deve essere sottratta la somma di 2,8 milioni per iscrizione al fondo ed altre spese). La delibera riguardo alla relazione sulla previsione di bilancio 2015 passa in seno alla commissione bilancio, con 4 voti favorevoli (0 astenuti, 0 contratti, non vota il consigliere Luca Leone), ma non senza che vengano sollevati alcuni legittimi dubbi in ordine all’incidenza della vicenda Gesam sul bilancio medesimo e non soltanto. Desta perplessità l’entrata in vigore del nuovo sistema, quello della cosiddetta “armonizzazione” e, più nello specifico, le voci inerenti alla misura dei contributi statali alla casse comunali e alle entrate per sanzioni da codice della strada. Sotto il primo profilo Ceccchetti, raccogliendo l’appunto del consigliere Valentina Mercanti, rileva che le maggiori risorse del Comune per effetto di contributi versati da parte dello Stato, nel 2013, afferiscono al fatto che essendo stata abolita l’Imu sulla prima casa i Comuni hanno ricevuto un trasferimento compensativo (circa 5,5 milioni per palazzo Orsetti). Per quanto concerne presunte maggiori entrate da sanzioni per violazioni del cds, Cecchetti specifica che la previsione per il 2015 è in linea con il consuntivo 2014: dalla somma lorda di circa 8 milioni risultante a preventivo 2015 devono infatti essere sottratti circa 2,8 milioni risultanti da iscrizioni al fondo ed altre spese. “In generale, per quanto concerne il 2015 – prosegue Cecchetti – i revisori invitano ad un costante monitoraggio, puntando l’attenzione su alcuni aspetti specifici, come la questione degli accantonamenti e la necessità di spendere in modo oculato per scongiurare disavanzi”. In tutto questo si innesta la questione Gesam, sollevata da Leone, il quale domanda quali riflessi potrà avere sul bilancio una vicenda che, dopo le modifiche dell’assetto societario, condurrà ad una gara pubblica verosimilmente in partnership con un altro soggetto. “Per quanto riguarda Gesam – spiega Cecchetti – la relazione si richiama al percorso chiaro che si sta intraprendendo e non mi risulta che la situazione possa incidere sul bilancio. Nella parte corrente abbiamo ancora spese previste per il contratto con Sinergo Calore, ma in bilancio non c’è altro”. Pare poi che le spese relative alla gestione cimiteriale siano state registrate sotto la voce “altre spese”. La pratica viene approvata con 4 voti favorevoli (0 astenuti,0 contrari, Leone non vota). La prima pratica all’ordine del giorno, affrontata in modo congiunto dalle commissioni bilancio e lavori pubblici, riguardava il piano triennale degli investimenti: gli assessori Francesca Pierotti ed Enrico Cecchetti hanno spiegato il significato di approvare nuovamente un testo che, nei suoi contenuti, sostanzialmente non muta, perché nella sostanza si è trattato soltanto di correggere un refuso. “Non si tratta di una modifica al piano triennale – ha spiegato Pierotti – perché non ci sono variazioni di interventi: non cambiano gli importi né la somma totale. Semplicemente è stato registrato un errore materiale nella stesura del testo, nella scheda 2, quella relativa agli apporti di capitali privati”. La delibera è servita dunque soltanto per approvare di nuovo il testo corretto, anche perché, come evidenzia il consigliere Luca Leone, se il testo fosse stato mantenuto intonso l’errore non sarebbe stato di poco conto. “Nell’ultima colonna del prospetto – osserva Cecchetti – non era segnalato che alcuni interventi, come quello per il mercato del Carmine, usufruiscono di fondi provenienti da capitali privati (Fondazione Crl)”. Dubbi sbrogliati e votazione agevole: 4 favorevoli, 0 contrari e 0 astenuti per la commissione bilancio (non vota Leone) e stesso risultato per quella lavori pubblici (non vota Azzarà).
Paolo Lazzari