Gli studenti: “Fondi tolti a Imt vadano a Cantiere e Agorà”

Stop ai fondi del Comune a Imt: esultano il Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi e Torpedo che contro gli stanziamenti a favore della scuola di alta formazione avevano organizzato anche un corteo di protesta, terminato con il lancio di monetine contro l’ingresso della scuola in piazza San Francesco. Ieri sera, con il via libera al bilancio in consiglio comunale, è divento ufficiale lo stop a quel finanziamento tanto contestato (Leggi). “Il Comune di Lucca, nel bilancio previsionale 2015, approvato con 8 mesi di ritardo, ha deciso di cessare il contributo all’Imt – commenta il Collettivo studentesco -, istituto di alta formazione che tramite la Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la Ricerca riceveva finanziamenti da vari attori istituzionali e privati quali aziende e banche”.
“Dal 2012 le strade lucchesi – si prosegue – hanno visto innumerevoli mobilitazioni, cortei e presidi contro la presenza estranea di questo istituto élitario che assorbe risorse dal Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università pubbliche, ma è fatto per pochissimi studenti internazionali che ricevono milioni di euro annuali tolti dall’istruzione pubblica. La zona est della città è stata lottizzata e destinata alle strutture Imt e alle iniziative che promuovono il pensiero liberista, inneggiano a Margaret Thatcher e alla distruzione dell’welfare con personaggi di dubbio spessore accademico come Maurizio Sacconi o Gaetano Quagliarello. Ogni anno vediamo assottigliare le risorse cittadine per cultura e istruzione e, di fronte alle carenze cittadine, il sindaco si è limitato ad alzare le spalle e continuare a foraggiare questa struttura per anni, una scuola che non ha nessun impatto positivo sulla nostra città. Finalmente 3 anni di lotte e pressione politica hanno portato all’azzeramento del finanziamento comunale, anche se le fondazioni bancarie, vero asse portante del potere economico cittadino, continuano ad usare le risorse dei risparmiatori per mandare avanti questa accademia per futuri manager di Enel, Unicredit o simili. Possiamo quindi rallegrarci di questa vittoria e pretendere che le risorse risparmiate vengano investite in biblioteche pubbliche e sale studio come l’Agorà, in particolare crediamo che il Comune si debba impegnare per coprire le spese di gestione del Cantiere Giovani e assicurare che questa struttura, fondamentale per gli studenti lucchesi, rimanga aperta a lungo, con i posti di lavoro garantiti.
Continuiamo a non accettare la presenza di Imt o di altri poli dell’eccellenza, né a Lucca né in Italia, e continueremo a lottare affinché ogni risorsa pubblica venga destinata alle istituzioni di formazione libera e di massa contro la formazione dottrinaria e la dequalificazione dell’università, per una scuola pubblica e libera. La lotta paga”.