Dipendenti Provincia contro giunta: “Decide chi trasferire”

28 agosto 2015 | 15:04
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Dipendenti Provincia contro giunta: “Decide chi trasferire”

I dipendenti della Provincia di Lucca sono di nuovo in agitazione. I sindacati – Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl – vanno all’attacco della giunta, denunciando che con una deliberazione sarebbe stata indicata una prima tranche di lavoratori da trasferire alla Regione, secondo le nuove competenze, e al Comune di Lucca, il cui bando per l’assunzione di 23 dipendenti in mobilità scadeva proprio oggi (28 agosto). “Dopo il fallimento della trattativa con la Regione Toscana che ha visto la Provincia di Lucca la più penalizzata nel rapporto tra personale e risorse trasferite, a fronte di un trasferimento di risorse pari a circa 7 milioni di euro soltanto 110 dipendenti dell’ente di area vasta saranno assorbiti dalla Regione per un costo pari a neanche 5 milioni di euro, l’ennesima beffa ai lavoratori della Provincia – sottolineano i sindacati – arriva con le ultime decisioni della giunta provinciale tenutasi in tutta urgenza il 27 agosto”.

La rappresentanza sindacale della Provincia di Lucca e le segreterie provinciali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil denunciano “il grave perpetrarsi – si legge in una nota – del comportamento iniquo e antisindacale della Provincia che con atti e comportamenti incoerenti di fatto sta procedendo in maniera discrezionale rispetto al collocamento del personale. Trascurando infatti la tempistica e la cronologia degli adempimenti previsti dalla normativa, la Provincia ha come prima cosa individuato una tranche di personale da trasferire alla Regione Toscana escludendo alcuni dipendenti ed inserendone invece altri in maniera del tutto arbitraria e senza alcuna vera giustificazione”.
“Successivamente, e con le stesse modalità e criticità – sostengono i sindacati -, si è poi occupata del personale che dovrebbe transitare verso i comuni o le unioni dei comuni , senza tuttavia ad oggi aver concretizzato accordi definitivi. Nonostante che la Rsu e i sindacati provinciali a più riprese ed in diverse sedi istituzionali (compresa la Prefettura) avessero richiesto di procedere in parallelo con il piano di riordino dell’Ente di area vasta, secondo quanto previsto dalla normativa – cosa che avrebbe consentito un processo di mobilità equo e condiviso – sono stati invece approvati a più riprese atti dirigenziali nei quali si individua, per quelle che vengono definite – secondo una chiave di lettura in larga parte strumentale – funzioni fondamentali , il personale assegnato tralasciando alcuni servizi imprescindibili quali ad esempio quello finanziario e quello amministrativo lasciati in un limbo che pare preludere alla possibile individuazione dei soprannumeri proprio in questi servizi. Poiché questo modo di operare ha generato e genera delle gravi discriminazioni di trattamento e di fatto inibisce la pari opportunità di partecipazione ai bandi di mobilità le organizzazioni sindacali e la Rsu hanno richiesto martedì scorso all’amministrazione provinciale ed al Prefetto di Lucca un incontro urgente al fine di definire modalità eque e tese a tutelare il diritto di tutti i dipendenti anche in considerazione che forse questa sarà l’ultima possibilità di collocamento volontario in ambito territoriale prima dell’entrata in funzione della piattaforma ministeriale per la mobilità”.
Ma è seguito finora un altro nulla di fatto. “Anche questa richiesta – precisano i sindacati – è stata disattesa. Si è operato in modo discriminatorio da parte dei dirigenti secondo le indicazioni politiche impartite dalla giunta effettuando di fatto in maniera del tutto discrezionale e senza nessuna logica o criterio predefinito una preselezione del personale che potrà presentare la domanda di partecipazione alla selezione comunale. A causa delle gravi conseguenze che ne scaturiranno per molti dipendenti , le organizzazioni sindacali e la Rsu preannunciano: azioni di ricorso e segnalazioni alle autorità giudiziarie competenti per un comportamento che ha leso il diritto di molti a vantaggio di pochi soggetti, arbitrariamente scelti, invalidando e falsando di fatto le procedure selettive in corso da parte del Comune di Lucca. Al bando, infatti, potranno partecipare soltanto alcuni dipendenti che hanno ottenuto il nulla osta preventivo, rilasciato in alcuni casi in maniera del tutto discrezionale da parte del proprio dirigente a volte smentendo addirittura atti di organizzazione dell’amministrazione stessa che ha individuato e mappato il personale su alcune funzioni fondamentali. Tra i pochi fortunati anche titolari di posizioni organizzative, alte professionalità e particolari responsabilità, figure a cui sono attribuite indennità tuttora in godimento con la motivazione di svolgere attività di rilevanza rispetto all’attuale struttura dell’ente”.
E la tensione è tornata alle stelle. “Questa scelta scellerata da parte dei dirigenti e della giunta, che da mesi sta giustificando la sua presenza nell’ente e quindi costi a carico della comunità per la salvaguardia dei lavoratori – aggiungono i sindacati – ha come risultato che per alcuni dei 23 posti a selezione la Provincia di Lucca non avrà nessun candidato, a fronte di una necessità di ricollocazione per decine di dipendenti dell’ente. E il Comune a fronte di questa denuncia come intende procedere? Infine considerato che ad oggi non è stato ancora approvato il bilancio 2015 dell’ente, straordinariamente a carattere annuale stante la previsione di dissesto sulla base dei tagli previsti dalla normativa vigente, e quindi permanendo l’incertezza della sostenibilità economica per gli anni a venire dei servizi e del personale dell’ente di area vasta, la giunta provinciale e i dirigenti si stanno assumendo responsabilità attraverso decisioni che vanno ad ipotecare il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie e contestualmente dei servizi del nuovo ente di area vasta”.