Niente stipendi per i lavoratori delle pulizie nelle caserme

29 agosto 2015 | 10:55
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Niente stipendi per i lavoratori delle pulizie nelle caserme

Ancora problemi nelle pulizie delle caserme di polizia e carabinieri: i lavoratori ancora senza stipendio di luglio e i sindacati proclamano lo sciopero. “Parliamo nuovamente della società Iccs di Firenze che ha vinto l’appalto per la pulizie delle caserme dei carabinieri e della polizia di stato nella nostra provincia – affermano Umberto Marchi della Filcams Cgil di Lucca e Giovanni Bernicchi della Fisascat Cisl -: i lavoratori al 28 agosto non sono stati ancora pagati del mese di luglio e siamo a fine mese. Addirittura una dipendente che alcuni giorni fa non si è presentata a lavoro perché sprovvista dei soldi per fare benzina, o comprare un biglietto di un mezzo pubblico, è stata chiamata dal responsabile, che l’ha minacciata di licenziamento qualora si dovesse ripetere e davanti alle spiegazioni della lavoratrice, ha saputo solo dire che quelli sono problemi suoi, ma a lavoro deve andarci”.

“Ci domandiamo – proseguono i sindacati – come si può dare appalti a società che non rispettano il contratto, ma poiché quando vincono l’appalto nessuno sa il tipo di società che ci troviamo davanti, almeno si prenda provvedimenti in corso d’opera e invece la Prefettura di Lucca più volte da noi contattata e fatto anche incontri, non risolve il problema. La società non è seria – continuano Marchi e Bernicchi -: il contratto nazionale prevede che il pagamento debba essere effettuato al più tardi il 15 del mese e invece siamo a fine mese, come devono campare queste lavoratrici? Il lavoro è faticoso e mal pagato, ma chi lo svolge lo fa per bisogno, non certo per hobby. Il contatto prevede anche che in caso di non puntuale pagamento della retribuzione, si applichi una penale, ma anche su questo l’azienda nicchia, non fa niente e, a ogni telefonata effettuata dal personale per chiedere spiegazioni dei ritardi, la risposta è sempre la solita, ‘il consulente è malato, scusate tanto'”.
“Le scuse non ci interessano – proseguono i sindacati -, ma i diritti che i lavoratori devono avere sì. Pretendono che sia svolto il lavoro in maniera egregia e non pagano neppure le retribuzioni, da quando i lavoratori sono passati sotto questa società non sono mai state fornite buste paga al personale, quindi andando contro legge e anche se il personale le richiede, non vengono inviate quindi non sanno neppure a che punto sono con i pagamenti e se sono state pagate correttamente per la prestazione svolta e su questo è bene intervenga l’ispettorato del lavoro per cercare di risolvere il problema. Riteniamo che la Prefettura come massimo organo dello Stato in una provincia intervenga duramente e ponga fine a questo problema: si deve capire che non si stanno chiedendo cose fuori legge ma i diritti sanciti da leggi e contratti e quindi minimizzare il problema non aiuta, anzi, infastidisce ancora di più il personale che lavora si sacrifica e non ottiene il giusto compenso, nel frattempo che qualcuno decida di dare una mano, viene indetto due giornate di sciopero per lunedì 31 agosto e martedì 1 settembre”.