Inca Cgil: “Pensioni, recuperati 4 milioni di arretrati”

7 settembre 2015 | 07:31
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Inca Cgil: “Pensioni, recuperati 4 milioni di arretrati”

L’Inca Cgil Provincia di Lucca continua a controllare le pensioni lucchesi. A parlare del tema è il direttore provinciale Massimo Matteoni: “L’attuale crisi economica – dice – che sta dilaniando il tessuto sociale ed economico del paese e del territorio della Provincia di Lucca, porta ad avere una maggiore attenzione verso i pensionati e le pensionate del territorio in particolar modo sull’importo delle pensioni in loro possesso. Difatti con uno stato sociale che si sta sempre più restringendo e con una situazione occupazionale sempre più complicata le pensioni presenti in una famiglia spesso rappresentano l’unica possibilità per non cadere nella povertà. Il governo Renzi non applica totalmente la sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni, e con pensioni ormai ferme da anni, è fondamentale controllare la correttezza degli importi liquidati. Anche per questo il patronato Inca della Cgil provinciale ha attivato da ormai cinque anni un servizio di controllo delle pensioni in essere. Dal 2010 ad oggi, grazie a questo progetto, sono state ricalcolate 1798 pensioni e si sono recuperati 4.029.943 euro di arretrati sulle pensioni e una variazione mensile media permanente di 30,96 euro. Naturalmente, questo dato è solo una media, c’è il pensionato che ha avuto un aumento mensile di 5 euro sulla pensione e la pensionata che ha avuto un aumento permanente mensile di 200 euro. Ci sono pensionati che hanno avuto arretrati sulla pensione anche di 25mila-26mila euro. Otto pensionati hanno avuto più di 20mila euro di arretrati Cinquanta pensionati hanno avuto arretrati tra 10mila e 20mila euro Centotrentasei pensionati hanno avuto arretrati compresi tra 5mila e 10mila euro Questo controllo deriva non da sbagli dell’istituto nel liquidare le pensioni, ma dall’emanazione di leggi, circolari e sentenze che rispetto al momento della liquidazione della pensione si sono succedute e applicandole alle pensioni in essere possono portare ad un aumento delle stesse”.

“I casi che in linea di massima si possono verificare sono i seguenti – dice Matteoni – Presenza di contribuzione figurativa negli ultimi 10 anni; presenza di maternità avuta fuori dal rapporto di lavoro con 21 settimane di contributi invece delle 22 settimane previste dalla nuova circolare inps; periodi di mobilità in anni lontani (spesso le retribuzioni della contribuzione figurativa non sono rivalutate); posizioni contributive prevalentemente formate da lavoro autonomo (coltivatori, commerciati, artigiani), dove sono presenti anche piccoli periodi come lavoratori dipendenti. In questi casi con la presenza di contribuzione figurativa derivante da servizio militare si può avere un beneficio spostando detta contribuzione dalla gestione dei lavoratori dipendenti alla gestione autonoma; raggiungimento dell’età di vecchiaia e presenza nella posizione contributiva di retribuzioni basse negli ultimi anni di lavoro. In questo caso applicando una sentenza della corte costituzionale si possono annullare dette retribuzioni per avere un beneficio pensionistico; presenza di contribuzione successiva al pensionamento sia nel caso ci sia già stato una domanda di supplemento di pensione sia in mancanza di esso; presenza di erogazione di premi si produzione o altre erogazioni contrattuali successive al pensionamento; presenza di contribuzione come collaboratore versata nella gestione separata Inps. In presenza di queste situazioni invitiamo i pensionati e le pensionate a rivolgersi presso gli uffici dell’Inca Cgil presenti in tutta la Provincia di Lucca”.