Il colonnello Rosi al comando provinciale dei carabinieri

“Lucca è una città bellissima. E’ straordinario passeggiare per le strade del centro storico e sentire le tante lingue dei turisti”. Ha già compreso una delle principali vocazioni della città il colonnello Marco Rosi, da lunedì scorso al comando provinciale dei carabinieri, al posto del colonnello Stefano Fedele. Quarantanove anni, originario di Imperia, in Liguria, sposato e con due figli, Rosi arriva dalla sezione antieversione dei Ros di Roma, dove per anni si è occupato del contrasto al terrorismo di matrice confessionale. Una lunga carriera che prima di approdare a Ros si è spesa in attività di polizia giudiziaria. Al primo incarico in Toscana, Rosi ha già preso i primi contatti con le istituzioni locali e con le altre forze dell’ordine, per approfondire la conoscenza del territorio. “Lucca e la Toscana – ha detto il colonnello – mi sono sembrate la meta giusta per l’esperienza alla guida del comando provinciale”.
Sono giorni di incontri e contatti frenetici per il nuovo comandante dei carabinieri della provincia di Lucca, un territorio che si estende dalla Garfagnana alla Versilia, con peculiarità molto diverse. Nei giorni scorsi c’è stato il passaggio di consegne con il suo predecessore, il colonnello Stefano Fedele, che ha assunto il comando del dipartimento di logistica regionale dell’Arma dei carabinieri.
E’ lunga l’esperienza maturata dal colonnello Rosi. Gli inizi del suo impegno nell’Arma si rintracciano a Bari. Dopo questo incarico, è giunto il trasferimento a Pescara e poi in Piemonte. Nel Lazio è stato chiamato ad operare nella polizia giudiziaria a Bracciano e poi ad Ostia. Da qui è approdato ai Ros e dal 2001 alla sezione antieversione, specializzata in attività contro il terrorismo internazionale e di matrice confessionale: “In questi giorni – ha spiegato il colonnello presentandosi alla città davanti ai giornalisti – sono impegnato in una serie di incontri che ho voluto per conoscere i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine con i quali vorrò rapportarmi e per prendere conoscenza del territorio e delle sue esigenze”.