Sovranità: “No ai profughi alla Luminara”

10 settembre 2015 | 13:51
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Sovranità: “No ai profughi alla Luminara”

Sulla novità relativa alla presenza del settore dedicato ai migranti all’interno della processione di S.Croce interviene Sovranità, che per bocca di Barsanti accusa Diocesi, Caritas e Comune di voler strumentalizzare la Luminara. “Molti lucchesi sono rimasti stupiti di fronte alla notizia della decisione della Diocesi di far sfilare all’interno della Luminara un nuovo spezzone, quello dei profughi – dichiara Fabio Barsanti – e ne capiamo perfettamente le ragioni. Con questa novità, tutti i principali attori nella gestione del business dell’immigrazione intendono strumentalizzare l’evento per il loro fine politico: quello di far accettare subdolamente l’immigrazione clandestina, per poter perseverare nei loro intenti religiosi, culturali ed economici di interesse opposto a quelli degli italiani.”

“A destare scalpore, ovviamente, non è la semplice presenza di stranieri nella processione, e nemmeno quella di profughi (se fossero reali e non finti) – prosegue Barsanti – quanto l’aver dedicato appositamente un settore con tanto di labaro, senza alcuna motivazione logica o plausibile. Premettendo che per poter affermare di includere dei ‘profughi’ dovremmo prima accertare i requisiti per poterli definire tali (visto che questi sono in nettissima minoranza) ci chiediamo perchè i migranti non possano sfilare all’interno dei propri gruppi di accoglienza, come per esempio la Croce Rossa e le singole parrocchie. Perchè no? Perchè la trovata di Monsignor Castellani è politica ed ideologica, necessita di una caratterizzazione forte ed è appoggiata guarda caso dalla Caritas, vero e proprio braccio politico ed economico della Chiesa”. “Ci domandiamo, inoltre, se di norma sia così semplice “rivoluzionare” l’ordine degli spezzoni della processione – prosegue la nota – tanto da stravolgerli appena quattro giorni prima della stessa. Viene il sospetto, molto fondato, che le regole non siano uguali per tutti, nemmeno di fronte alla festa più importante della nostra città, altrimenti non avremmo da una parte lucchesi che denunciano di essere stati abbandonati dalle istituzioni e dall’altra clandestini con vitto, alloggio e servizi pagati.”
“Altro che migranti – conclude Barsanti – a sfilare assieme al Volto Santo dovrebbero essere delegazioni di padri di famiglia senza lavoro, di italiani rimasti senza casa, di lucchesi ridotti sul lastrico dalla crisi. Tutte persone dimenticate da questa amministrazione comunale e messe in secondo piano dalla Chiesa che, evidentemente, sente il bisogno di nuove masse di fedeli provenienti soprattutto dall’Africa; anche perchè, con questi provvedimenti, la distanza tra essa e gli italiani continuerà ad sempre più grande.”