Comitato: “Nuove case alla stecca senza abitabilità”

“Che il non abbattere la stecca fatiscente, come già era invece previsto nel contratto di quartiere condiviso ed approvato, fosse una grave errore, che vanifica la bonifica e la riqualificazione della zona pensiamo che sia ormai evidente a tutti. Quello che ancora non è chiaro è se l’amministrazione comunale si è resa conto in quale insieme di grossolanità ed errori, ad essere buoni, è stata indotta con questa variante al progetto”.
Il comitato Viabilità e Ambiente di Pontetetto torna all’attacco sulla questione della riqualificazione del Quartiere Giardino e commenta: “E’ stata fatta una relazione al ministero non veritiera (copia e incolla da altri progetti di altri Comuni) – dicono dal comitato – e che fra l’altro il Comune ha dovuto negare in Regione per cercare i finanziamenti. Ha previsto la costruzione di un parco su un terreno che è privato, ha poi inserito gli orti sociali su una discarica costantemente allagata durante i mesi invernali, e potremmo continuare così in un lungo elenco. L’ultima chicca è che il progetto di ristrutturazione della “stecca” prevede di costituire appartamenti che, secondo le norme igieniche comunali e nazionali, non potranno avere l’abitabilità in quanto non raggiungono la metratura minima. Ottimo! I cittadini devono rispettare le leggi, il Comune può fare ciò che vuole? Inoltre, se queste norme sono a salvaguardia della salubrità degli ambienti e a tutela della salute, i cittadini, in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare, sono di una categoria inferiore? Ma gli amministratori non si sono resi conto che mentre con una mano interrompevano un progetto di rilevanza sociale in nome dell’emergenza abitativa con l’altra vendono ed abbattono, anche nello stesso quartiere, abitazioni che potevano altrettanto essere utili per farci alloggi? Ma sono solo e soltanto i nove appartamenti della stecca che possono risolvere l’emergenza? Nella speranza che la logica e la ragione possa avere il sopravvento siamo nuovamente a richiedere che l’amministrazione si apra ad un confronto sull’intero progetto-contratto”.