La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd

11 settembre 2015 | 16:34
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La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd
La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd
La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd
La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd
La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd
La Lucca solidale con i migranti marcia scalza – Ft e vd

C’è un grido che si leva dal corteo, quando i circa 400 manifestanti raggiungono piazza San Michele dal Fillungo. Un coro alzato soprattutto dai migranti che, in tanti, hanno partecipato alla marcia delle donne e degli uomini scalzi: “Restiamo umani, restiamo umani”. Molti di loro hanno sfilato a piedi nudi da piazzale Verdi, percorrendo via San Paolino fino a piazza San Salvatore e poi, attraverso via Buia, il Fillungo e via Roma per tornare in piazza San Michele. Non erano gli unici.

Hanno voluto dare l’esempio anche molti amministratori, che hanno deciso di partecipare alla manifestazione per i diritti dei migranti che si è svolta in contemporanea a livello nazionale. Tra tutti il vicesindaco Ilaria Vietina, che si è tolta le scarpe e ha camminato scalza per tutto il percorso del corteo. Con lei, rigorosamente a piedi nudi, anche Francesco Battistini, capogruppo del Pd, con tanti altri iscritti al partito. In strada c’era anche Cecilia Carmassi, ex membro della segreteria nazionale del partito. Ha tenuto, insieme ad altre colleghe, lo striscione della Città delle Donne, che ha aderito con convinzione all’iniziativa. Ma al corteo era presente anche l’assessore Antonio Sichi e tra gli altri, l’ex assessore regionale Eugenio Baronti e Giovanni Bolognini, dell’associazione Compartecipo. Poi una valanga di rappresentanti dell’associazionismo e del volontariato locali.
VIDEO – Il grido dei migranti: “Restiamo umani”
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In testa al corteo gli striscioni e i cartelli tenuti in mano dai migranti: “Siamo qui per Aylan”, recitavano alcune scritte su magliette bianche. E il bambino, fotografato senza vita, su una spiaggia, al centro di polemiche a livello mediatico e che sicuramente ha impressionato l’opinione pubblica, è stato anche qui, in un modo o nell’altro, assurto a simbolo di un dramma che prosegue anche a casa nostra. “Basta negatività, Italia”, era scritto a caratteri cubitali su un altro cartello. Ad alzarlo perché si vedesse bene un migrante ospite di una struttura sul territorio. Al suo fianco un altro si lamenta perché da un anno e sette mesi vive in Italia, ma non ha ancora i documenti. Figurarsi un lavoro. Ma c’è anche chi ringrazia: “Grazie perché qui possiamo avere cibo e un posto dove vivere”. Ma su tutte spicca la scritta: “Human race, one race”. C’è una sola razza: la razza umana. E la Lucca solidale con i migranti, quando alle 18,30 parte il corteo da piazzale Verdi, non esita a togliersi le scarpe e a mettersi in marcia nelle vie dello “struscio” cittadino. Affacciati sugli ingressi dei negozi, commercianti, turisti e clienti guardano incuriositi. Ad alcuni non può che sfuggire un sorriso, perché il sorriso, nonostante tutto, è scolpito sui volti di molti tra coloro che sfilano. La solidarietà che illumina, senza polemiche, abbraccia così il cuore del centro storico di Lucca, una città che molto più di altri Comuni ha fatto per garantire un’accoglienza adeguata ai migranti. E oggi quella Lucca ci ha messo la faccia, spiegano gli aderenti alla manifestazione. La marcia mira ad ottenere quattro cambiamenti nelle politiche migratorie europee e globali. Si chiede la certezza di corridoi umanitari sicuri per le vittime di guerre, catastrofi e dittature e una accoglienza degna e rispettosa per tutti. Si vuole, inoltre, la chiusura e lo smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti e la creazione di un “vero sistema unico di asilo in Europa, sperando il regolamento di Dublino”. Tante le realtà che hanno partecipato, tra cui: Aeliante, Amani Nyayo, Amnesty International, Arci, Arcidiocesi di Lucca, Caritas, Ufficio Missionario, Commissione giustizia e pace, Migrantes, Ceis, Cgil, Cisl, associazione Compartecipo, Comune di Lucca, Comune di Capannori, Comune di Porcari, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Odissea, Cooperativa L’Impronta, Emergency, Equinozio, Gas Lucca, gruppo volontari accoglienza immigrati, Itaca Libera, Lucca possibile, Lucca Tuareg, Slow Food Compitese Orti Lucchesi, Uil area nord Toscana, soltanto per fare alcuni nomi.

Roberto Salotti

VIDEO/2 – La marcia delle donne e degli uomini scalzi a Lucca
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