Mercato da traslocare, è scontro in commissione

11 settembre 2015 | 15:13
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Mercato da traslocare, è scontro in commissione
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Mercato da traslocare, è scontro in commissione
Mercato da traslocare, è scontro in commissione
Mercato da traslocare, è scontro in commissione

E’ ancora scontro fra Martinelli e la maggioranza sul trasferimento del mercato di via dei Bacchettoni nella rinnovata area di Piazzale Don Baroni, ma la posizione del Comune appare inamovibile. La commissione consiliare politiche di bilancio e sviluppo economico del territorio si è infatti riunita questo pomeriggio (11 settembre) proprio su iniziativa del presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli, che ha protocollato la raccolta firme di 120 ambulanti contro la manovra di spostamento e richiesto un confronto diretto fra i rappresentanti di categoria e l’assessore Lemucchi, che avrà luogo il prossimo mercoledì.

La seduta ha visto la partecipazione degli altri membri della Commissione, Virginia Lucchesi, Valentina Mercanti, Luca Leone, Giovanni Ghilardi in sostituzione di Claudio Cantini, Renato Bonturi e dell’assessore alle attività produttive Giovanni Lemucchi, oltre ai dirigenti comunali che hanno curato il progetto. Fulcro del dibattito sono state le perplessità manifestate dai venditori coinvolti che temono ricadute negative sugli introiti a seguito del trasloco in via delle Tagliate, di cui Martinelli si è fatto portavoce in uno scontro diretto con l’assessore Lemucchi e la vicepresidente della Commissione, Valentina Mercanti. “Camminiamo su binari paralleli che non riescono ad incontrarsi – ha asserito Martinelli -: il fatto che il mercato in via dei Bacchettoni non sia più attrattivo, come sostenuto dall’amministrazione comunale, non è vero secondo gli ambulanti che vi operano. Queste persone sostengono di vivere grazie ad una clientela di tipo turistico, che si reca in quella zona appositamente per far visita al mercato e non per la Casa del Boia o strutture di questo genere. Il mercato nella posizione attuale è inoltre anche un punto di riferimento per gli anziani della zona che, visti i tagli a navette e mezzi pubblici, incontreranno non poche difficoltà nel raggiungere viale Don Baroni. Gli operatori – ha proseguito – rilevano inoltre che nella stagione delle piogge o nei periodi molto caldi sono destinate a calare drasticamente le presenze perché mentre nel centro storico ci sono zone di compensazione come bar e punti di riparo, l’area delle Tagliate ne è completamente sprovvista, è a cielo aperto: ne deriva che in questi momenti non lavorerebbero per niente. Uno dei motivi per cui i mercati vengono fatti nei centri storici è proprio questo. Il finanziamento della Regione – ha concluso- è servito per riqualificare l’area delle giostre, del circo e per eventi di spettacolo, quindi laddove non fossero impiegati per allestire il mercato, questi soldi non andrebbero comunque persi”. Un ragionamento inaccettabile per l’assessore Giovanni Lemucchi, che non tarda a replicare: “Esattamente la metà del finanziamento è stato utilizzato ad hoc per predisporre l’area del mercato, vale a dire per mettere a punto i lavori di ampliamento della strada e realizzare tutti gli allacciamenti necessari agli operatori per lavorare in regola e in sicurezza, quindi è impensabile lasciare l’area inutilizzata: in questo caso sì, ci sarebbe uno spreco”.
Nell’illustrare la bozza progettuale della futura area mercatale, l’assessore ha messo in luce le problematiche di carattere logistico legate alla permanenza degli ambulanti in via dei Bacchettoni: “Ricordo che quando il mercato fu spostato dal Carmine a via dei Bacchettoni sorsero problematiche di notevole consistenza perché gli operatori erano spaventati in relazione ad eventuali perdite. Ora emergono questioni ancor più importanti, accentuatesi nel tempo, relative alla sicurezza (accesso ai mezzi soccorso) e alle condizioni igienico-sanitarie (bagni previsti da legge regionale), problemi che riguardano in particolar modo i banchi alimentari e che sono stati più volte fatti presenti dall’ufficio del traffico. Sono state valutate ipotesi anche per rimanere nel centro storico – ha spiegato – sono stati effettuati studi di fattibilità alternativi, coinvolgendo la zona di S. Francesco e la zona dei Fossi, come da me stesso proposto, ma dal punto di vista tecnico-normativo si sono rivelate tutte soluzioni impraticabili. Il problema principale è che non ci sono più le distanze di sicurezza, perché oggi abbiamo a che fare con strutture che occupano 35 metri quadri e non con il banchetto originario. Situazioni critiche sono di recente emerse in zona Porta S. Jacopo, ex cartiera Pasquini e via Quarquonia, per non parlare del fatto che negli ultimi tre anni questa zona ha cambiato completamente aspetto, con la riqualificazione di punti culturali come la casa del Boia, che comporta problemi di fruizione nei giorni di mercato. Il vero problema è che ad oggi tutti i banchi alimentari non soddisfano alcun requisito per stare lì e se una mattina i funzionari decidessero di non volersi assumere la responsabilità, il mercato non si farebbe. L’unica soluzione praticabile – ha chiarito – valutata anche con i rappresentanti di categoria, è quella di via delle Tagliate: si tratta di destinare dal punto di vista urbanistico una zona a pubblico spettacolo e ad area mercatale. Quella che proponiamo è sistemazione definitiva: gli operatori avranno la possibilità di fare qualsiasi cosa con un po’ di inventiva, dal marcato serale ad eventi particolari”.
A sostenere l’indirizzo della maggioranza è anche Valentina Mercanti, che nel rimarcare l’imprescindibilità del trasferimento solleva dubbi sull’operato di Martinelli nel raccogliere le firme di protesta. “Nel momento in cui si stabilisce che realizzare il mercato in centro non è fattibile – ha dichiarato – quella delle Tagliate risulta un’area perfetta, vicino alla città, con bagni pubblici e tre grandi parcheggi che attraggono più persone. Senza contare i numerosi eventi che si svolgono durante tutto l’anno fra palazzetto dello sport, fiere espositive, settembre lucchese: sono tutte possibilità in più per gli ambulanti. Dando loro l’opportunità di allargarsi, l’idea che possa tornare ad essere un mercato attrattivo innalzando il livello qualitativo c’è, così come ci sono la progettualità e il finanziamento. Il fatto che le firme arrivino proprio a lavori ultimati, dopo circa un anno e mezzo di discussione del piano – ha aggiunto – potrebbe far pensare o che sia scattato il panico generale a causa dell’incertezza sul futuro oppure che sia stato fatto del terrorismo psicologico su queste 120 persone da parte dell’opposizione. Da parte nostra, comunque, gli operatori hanno la garanzia che investiremo al massimo nella promozione del mercato”. In conclusione arriva una proposta anche da parte di Ghilardi, per far fronte al problema turisti: “Ascoltiamo gli operatori – ha detto – e dato che il turismo costituisce per loro una fonte di reddito notevole pensiamo a preparare un percorso segnalato bene per incanalare i turisti verso l’area delle Tagliate”. La discussione è rinviata a mercoledì prossimo, data del confronto diretto fra gli ambulanti e l’assessore Lemucchi.

Jasmine Cinquini

FOTO – La discussione sul mercato in commissione