Messaggio del vescovo alla scuola: “Si tenga cura di casa comune”

Una letta per l’inizio del nuovo anno scolastico. L’ha preparata il vescovo, monsignor Italo Castellani e diffusa a tutte le famiglie: “L’inizio del nuovo anno scolastico – dice il vescovo – che si preannuncia carico di cambiamenti sul piano normativo e ordinamentale a seguito della recente legge di riforma del sistema nazionale d’istruzione e formazione, rappresenta, al di là delle preoccupazioni per le novità approvate, un momento importante per tutti gli “attori” che, a vario titolo ne sono coinvolti: studenti, docenti, personale scolastico, famiglie. Si tratta di un’esperienza educativa fondamentale nella quale realizzare un percorso formativo condiviso che coinvolge docenti, ragazzi, giovani e famiglie a cercare vie nuove per affrontare le sfide di una società complessa nella quale i mutamenti culturali e geopolitici tendono a definire una nuova struttura della società e sollecitano, pertanto, a costruire insieme il futuro del paese, condividendone disagi e disorientamento, ma anche slanci e desideri di bene comune”.
“Per questo – prosegue il vescovo – è importante migliorare culturalmente la scuola per accreditarne l’opera formativa e far sì che l’ampliamento delle conoscenze, lo sviluppo di abilità, il possesso di competenze, la condivisione dei valori sia effettivo esercizio di una scuola che aspira a diventare autentico ambiente educativo di apprendimento”.
Monsignor Castellani, propone, in vista del nuovo anno scolastico, la lettura dell’enciclica Laudato sì: “Durante il corso di questi anni – dice – mi sono prefisso di stimolare la riflessione circa il primato dell’educazione e, coerentemente, indicare quanto rilevante e decisivo fosse l’impegno da riservare da parte di tutti per sostenere con forza l’idea stessa di educazione, della sua natura e delle sue finalità. Quest’anno per rendere concreto quanto affermato, intendo fare una proposta che, mi auguro, possa incontrare attenzione e facilitare così la conoscenza delle dimensioni delle sfide da affrontare: la lettura, la riflessione, la traduzione in proposte operative di esperienze scolastiche della Lettera Enciclica Laudato sì di Papa Francesco sulla cura della casa comune. Un testo che, come scrive il Pontefice, ci può aiutare a “riconoscere la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta” e che può essere utilizzato come un percorso, uno strumento, una guida da pianificare secondo le caratteristiche delle varie realtà scolastiche. Un percorso di studio sul quale riflettere da soli o in gruppo, crescere in responsabilità, agire, cadenzato in punti, attraverso vari aspetti dell’attuale crisi ecologica (inquinamento, rifiuti e cultura dello scarto; il clima come bene comune; la questione dell’acqua; perdita di biodiversità; deterioramento della qualità della vita umana e degradazione sociale; iniquità planetaria…) allo scopo di assumere i migliori frutti della ricerca scientifica disponibile, lasciarcene toccare e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segue”.
“Uno strumento – dice monsignor Castellani – per conoscere sia le argomentazioni che nascono dalla tradizione giudeo-cristiana per dare maggiore coerenza all’impegno per l’ambiente, sia le radici e le cause più profonde della situazione attuale a proposito della crisi ecologica. Una guida, infine, per cogliere gli elementi di un’ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali; le linee di dialogo e di azione sull’ambiente nella politica internazionale, nazionale, locale e il ruolo delle religioni per uscire dall’autodistruzione in cui stiamo affondando; le indicazioni di maturazione umana, cioè nuove convinzioni, atteggiamenti e stili di vita, ispirate all’esperienza spirituale cristiana. Ciascuno di questi punti si presta a essere oggetto di attenzione, di ricerca nelle varie realtà scolastiche attraverso un lavoro di analisi e di approfondimento su temi quanto mai attuali e decisivi per il futuro della nostra società e del nostro pianeta. L’invito è “essere coraggiosi e creativi” in questa ricerca, perché le nuove realtà esigono discernimento costruttivo, spirito aperto e nuove risposte. Con queste riflessioni, esprimo il mio augurio per un fecondo anno scolastico e assicuro a tutti e a ciascuno di voi, impegnato a vario titolo nella scuola, la mia stima, mentre vi ringrazio fin d’ora dell’accoglienza che vorrete riservare alla proposta per continuare un dialogo e un cammino insieme”.