Provincia, a rischio le antiche poltrone degli assessori

di Roberto Salotti
Hanno fatto bella mostra di sé nelle stanze dei bottoni di Palazzo Ducale, offrendo un signorile sostegno ai membri della giunta provinciale e dando un tocco retrò alle riunioni più estenuanti. Oggi sono ancora lì, attorno al tavolo ovale della sala giunta, ma il loro futuro traballa tanto quanto quello dell’istituzione Provincia. Sono le 15 sedie stile pattone, che fanno parte di una ricca collezione di 115 esemplari, complementi d’arredo delle splendide sale del Palazzo, che in futuro potrebbero rischiare di finire chissà dove, forse in un museo cittadino o peggio ancora dimenticate in qualche sottoscala. Le antiche poltrone sono già molto contese e al centro di un “caso” che è sorto con l’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, diretta da Raffaello Nardi.
Questa longeva istituzione ha il possesso di 100 di queste sedie pattone e ha chiesto, contestualmente al trasloco della sede da Palazzo Ducale, che le venissero affidate anche le 15 di proprietà dell’amministrazione provinciale. Per ora la giunta ha risposto picche: quelle 15 sedie continuano a rimanere dove si trovano. Però l’esecutivo ha fatto la controproposta. Ovvero – soltanto nel caso in cui ulteriori riforme istituzionali portino alla cancellazione delle Province -, quelle sedie andranno in comodato all’Accademia. Non prima.
Può sembrare singolare, ma è stata proprio la giunta guidata dalla presidente Maura Cavallaro a cristallizzare queste volontà (o meglio questo impegno politico) in una delibera di indirizzo. Del resto, la preoccupazione sul destino del patrimonio della Provincia di Lucca è un capitolo ancora aperto e una spina nel fianco degli amministratori, interessati al fatto che il Palazzo resti il gioiello che è stato da sempre. Per capire come andrà a finire, fortunatamente, c’è ancora tempo. Tutto dipenderà tuttavia dalle decisioni della Regione Toscana, ovvero da quali scelte verranno operate sulle funzioni, e quindi sugli uffici, su cui Firenze avrà la competenza operativa. Ci sarà da capire, infatti, se i servizi verranno o meno traslocati da Palazzo Ducale oppure se alcuni presidi saranno comunque mantenuti. I più ottimisti pensano che uno smantellamento non sia comunque dietro l’angolo.
Non la pensa evidentemente così Raffaello Nardi, che si è già attivato con il Demanio per traslocare l’Accademia Lucchese nel palazzo dove attualmente ha sede l’Autorità di Bacino.
Un effetto, pare, dell’incertezza generale. Un sentimento condiviso anche dai dipendenti provinciali, del cui destino si sta ugualmente occupando la giunta provinciale. Con un atto approvato recentemente sono stati riconfermati i 49 esuberi che hanno i requisiti per il prepensionamento. Intanto, la prossima settimana partiranno i colloqui di quanti hanno risposto al bando per la mobilità emesso dal Comune di Lucca che in due anni conta di assumerne 22. Altri posti si sono resi disponibili da un bando del ministero di grazia e giustizia, rivolto proprio ai dipendenti provinciali. Nel frattempo, sembra giungere in soccorso anche la Buona Scuola. Al momento infatti sono state sospese le assunzioni del personale Ata e delle segreterie delle scuole, in attesa di valutare la possibilità di impiego di parte della forza lavoro delle Province.