Buonriposi: “Un anno di grandi cambiamenti per la scuola”

Conto alla rovescia per la prima campanella. Domani (15 settembre) riaprono le scuole e con esse si riaffaccia in primo piano la protesta dei docenti contro la Buona Scuola. Il provveditore agli studi di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi, nel suo messaggio a studenti e corpo docenti per il via all’anno scolastico sostiene la bontà della riforma, che getta nuove basi per il futuro rilancio dell’istituzione. “È consueto e forse anche un po’ scontato che con l’avvio della stagione scolastica le Istituzioni si rivolgano al mondo della scuola per esprimere un saluto e un augurio di buon inizio anno. Il mio non vorrebbe per la verità essere solo un atto dovuto e burocratico – scrive la Buonriposi -. Sta per iniziare una stagione nuova per la nostra scuola. Molti sono i cambiamenti che l’attendono”.
“Tra essi – ricorda il provveditore – quello che ne completerà il lungo e tormentato percorso dell’autonomia scolastica. Si dovrà pervenire in particolare ad una migliore organizzazione dell’offerta formativa. Grazie anche al supporto di un maggior numero di immissioni in ruolo, con una partecipazione sempre più condivisa dai docenti che dovranno esserne la componente propulsiva. Avendo ormai tante stagioni scolastiche sulle mie spalle, posso affermare che di riforme ne ho viste molte. Tutte con le loro positività e le loro criticità . Ho assistito e partecipato a quella cui il centro gravitazionale era il programma, all’altra in cui lo era il docente, all’altra ancora in cui lo era lo studente. Oggi – spiega la Buonriposi – constata la funzione insopprimibile che nell’informazione svolgono le nuove tecnologie, occorre imprimere una ulteriore, forse decisiva, svolta alla ricerca riformatrice, di cui la Buona Scuola vuol rappresentare un importante traguardo. Perché tale svolta possa realizzarsi, innovando concretamente, deve mettere al centro del processo formativo, non più il docente o lo studente, bensì la “relazione”che tra questi due soggetti si andrà costruendo. In tal modo, nonostante la presenza e l’utilizzo sempre più preponderante degli strumenti tecnologici attraverso i quali i ragazzi accedono a tutte le informazioni che vogliono, il docente rimane sempre un modello di vita e di cultura che può offrire loro i necessari parametri di orientamento per non perdersi. Ciò accadrà se il docente, oltre ad essere autorevole e competente, e non solo nella sua disciplina, saprà anche stabilire con gli studenti un rapporto umano di attenzione di sensibilità ai loro bisogni valoriali e culturali e soddisfarli adeguatamente. Gli studenti, piccoli o grandi che siano, li osservano, li studiano, li valutano ma alla fine li comprendono e in loro si identificano. Agli studenti vorrei dire di far emergere sempre la bontà e la generosità che pulsa in ognuno di loro. Di vigilare su se stessi quando nel gruppo degli amici l’allegria, la spensieratezza, la trasgressione possono eccedere e tradursi in violenza, in disprezzo del prossimo e dei compagni più deboli o che possono apparire diversi. La scuola è dovere, fatica e impegno e a tali valori i genitori devono guardare non con sofferenza e preoccupazione ma con la massima serenità e certezza che gli ostacoli che i loro ragazzi e le loro ragazze incontreranno saranno utili al loro percorso di vita. Con il loro ingresso nella scuola si apprestano dunque a svolgere il ruolo di uomini e donne autonomi, maturi e consapevoli. Un processo educativo e formativo di crescita insomma molto complesso a cui anche coloro che operano nella scuola a vario titolo, e mi riferisco a tutto il personale ausiliario e amministrativo, compreso quello dell’ufficio IX di Lucca e Massa Carrara , contribuiscono in modo attivo e decisivo. Infine, un augurio caro, da collega, lo rivolgo a tutti i dirigenti scolastici che negli ultimi mesi sono stati oggetto di valutazioni inesatte e fuorvianti . A loro compete un compito non facile, ossia quello di creare tutte le condizioni perché quanto detto fino ad ora possa davvero concretizzarsi. A loro è richiesta una leadership educativa che sappia muovere in modo efficace ed efficiente proprio quei fili invisibili delle relazioni umane. Buon anno scolastico a tutti”.