Cultura e innovazione al centro della nuova edizione di Lubec

17 settembre 2015 | 10:00
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Cultura e innovazione al centro della nuova edizione di Lubec

Quattro grandi macroaree tematiche con diciotto workshop guideranno i visitatori durante l’undicesima edizione di Lubec, in programma a Lucca l’8 e 9 ottobre al Real Collegio, che quest’anno affronta il suggestivo e affascinante tema di come il capitale culturale sia indissolubilmente legato a quello umano, purché legato alle tecnologie più avanzate. Perché uomo, cultura e tecnologia è una triade magica e strategica, una formula vincente capace di coniugare arte e tecnologia, sempre però con la persona al centro, a sancire la sacralità del pensiero, passato, presente e futuro, sempre unito alla storia e all’innovazione. Un circuito virtuoso che non può prescindere da uno dei tre elementi che lo costituiscono.

Perché l’Italia nonostante la ricchezza di beni culturali che la distinguono non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale in termini di business? Perché in tante delle nostre più prestigiose realtà manca uno di questi elementi. E perché altri paesi, con minori attrattive culturali, ottengono afflussi e gradimento superiori ai nostri? Perché la sinergia fra pensiero strategico manageriale, bene da promuovere e tecnologia, con l’attenzione alle persone obiettivo diventa un motore potente e invincibile di successo. Ecco dunque che in questa undicesima edizione di Lubec verrà seguito questo fil rouge alla ricerca delle soluzioni vincenti. Perché se è vero che la “struttura più profonda del Paese è costituita dalla fusione tra bellezza e risultato dell’agire umano”, mettere in relazione il nostro patrimonio culturale con gli obiettivi di sviluppo dell’Italia innovando nel metodo e nella tecnologia, vuol dire ripensare creativamente la promozione e la gestione del patrimonio. Questo il tema di Lubec 2015. Con l’obiettivo di dare un contributo al processo di trasformazione in atto nel sistema cultura. Nella sessione Plenaria di apertura, dove interverranno Ministri e personalità del mondo della Cultura, saranno indagati attraverso tre focus i temi degli incentivi previsti per la cultura e l’innovazione dei Musei fra Pubblico e Privato. Questi i temi che saranno affrontati nell’arco di due giornate, con un grande convegno di apertura, 18 workshop, Creathon, il concorso di idee lanciato lo scorso anno e giunto alla sua seconda edizione e la Rassegna espositiva Lubec Digital Technology. Le macroaree che raggruppano i 18 workshop sono Istituzioni e vision, sviluppo e business, entertainment e audience development, energia e mobilità. La prima macroarea raggruppa 5 workshop che affrontano la relazione possibile fra le istituzioni e gli obiettivi di sviluppo dei territori, siano essi Città o siti, Musei o Territori. I temi spazieranno dai primi risultati della legge Art Bonus – in collaborazione con Arcus – alla capacità di mettere in relazione il governo centrale con i luoghi, dallo stato dell’arte dopo la legge Delrio alla potenza dell’unione su progetti – come insegna l’esperienza di molte Unioni di Comuni – fino alla possibilità di usare strategicamente la cultura per sviluppare le città. Come legare beni culturali e business? Come realizzare iniziative che salvaguardando e valorizzando arte e territori, siano in grado di sviluppare business che finanzi e sostenga le iniziative stesse? Dai finanziamenti nazionali ed europei alle Start Up di moda che recuperano “saper fare italiano” al recupero dei beni del Demanio come Fari, Antiche Tonnare, Stazioni…, fino alle possibilità offerte dal no-profit a strategie di marketing immobiliare nelle città d’arte. Tutto questo nell’area Sviluppo e Business. La terza area è finalizzata a capire se arte e cultura possono diventare accessibili per una divulgazione di massa e una accessibilità globale, senza per questo essere sminuite e banalizzate.
Per rispondere a questo, quattro workshop che spaziano dall’analisi di come la musica, potente attrazione multisensoriale sia capace di far sognare e connotare, valorizzandoli, i territori nella loro complessità, all’analisi delle esperienze passate e future nei centri commerciali, alle soluzioni per una accessibilità senza limiti nei Musei, Case Histories su Ict, entertainment e conoscenza a modelli, esempi virtuosi
realizzati da regioni come Liguria, Toscana e Friuli Venezia Giulia. Infine il quarto gruppo, Green economy e Mobilità, ovvero come muoversi nelle Città d’Arte rispettando criteri di risparmio energetico e ottimizzazione della fruizione delle città stesse aperte a numeri importanti di visitatori. Dal recupero e riuso dei grandi complessi culturali ai servizi di mobilità per tutta l’area costiera fino al tema dello
Smart Mobility nelle Città d’Arte. Infine Creathon, la maratona per creativi digitali arrivata alla sua seconda edizione. Quest’anno, con il
patrocinio di Expo e in collaborazione con Polo Tecnologico lucchese, chiederà ai partecipanti di promuovere l’integrazione della filiera enogastronomica con quella turistico-culturale, creando servizi e prodotti che conducano il viaggiatore-turista alla scoperta delle nostre grandi risorse. Ogni team deve essere composto da persone con competenze umanistiche, di comunicazione, informatiche ed economiche per arrivare a presentare l’idea corredata dal Business Plan. Le iscrizioni apriranno a fine luglio su www.lubec.it/creathon.