Una ‘scuola’ multiculturale alla biblioteca Agorà

Riparte Penny Wirton, la scuola “non” scuola dedicata a persone di qualsiasi età di lingua madre diversa dall’italiano, grazie al lavoro della Fondazione Mario Tobino e allo scrittore Eraldo Affinati, con il sostegno del Comune e della Provincia di Lucca e la collaborazione degli educatori della comunità Carlo del Prete.
Si tratta di un luogo di incontri interculturali tra persone con lingue e culture diverse che ritrovano in questa iniziativa l’occasione di una crescita per tutti. Realizzata da insegnanti volontari, il percorso prevede di lavorare con piccoli gruppi senza l’usuale organizzazione scolastica, quindi niente classi, niente compiti, niente lezioni frontali. Un vero e proprio contatto diretto “a tu per tu” dando la possibilità di parlare e scrivere in lingua italiana, prendere confidenza e fare amicizia, conoscere i diritti e doveri di chi vive in Italia, con uno sguardo alla cultura e la storia del nostro paese rivolte a coloro chi ha voglia di conoscere e creare collegamenti interculturali.
Il progetto è stato presentato stamani (18 settembre) nel suo luogo di attività, la stanza interculturale della biblioteca ragazzi dell’Agorà con la presenza dell’assessore alle politiche formative Ilaria Vietina, il direttore della Fondazione Mario Tobino Marco Natalizzi e la vicepresidente Francesca Pacini, la coordinatrice della scuola Isabella Tobino e due delle tante insegnanti volontarie, Ilaria Francesconi e Monica Santucci.
“Il primo giorno sarà mercoledì 23 settembre, al quale si invita chiunque a partecipare comprese tutte le scuole e le associazioni per l’accoglienza e l’Intercultura – spiega Isabella Tobino –: gli incontri proseguiranno ogni mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 18,30. Il progetto prevede anche l’utilizzo di testi particolari curati da Eraldo Affinati e sua moglie, in quanto sono adatti a tutti quelli che non parlano l’italiano per aiutarli a entrare in contatto con i primi elementi della lingua. Ricchi di immagini, esercizi particolari e letture che riportano la cultura dei ragazzi e adulti che usufruiranno dei testi, favorendo uno scambio continuo tra culture”. “L’iniziativa – spiega l’assessore alle politiche formative del Comune di Lucca, Ilaria Vietina – è parte integrante delle politiche formative, giovanili e sociali dell’amministrazione comunale di Lucca. Costruire luoghi di incontro significa creare dialogo e scambio costruttivo tra persone di lingue e culture diverse. Questo è il modo più efficace di superare le paure, creare fiducia, superare da una parte, la diffidenza, e dall’altra, la commiserazione, riconoscendo lo scambio reciproco e l’arricchimento che nasce dall’incontro culturale, questo è il modo di costruire l’innovazione interculturale. Questa opportunità si rivolge a tutti, senza distinzione di età, e ci terrei in particolare che potesse essere colta dalle donne, soprattutto mamme, che possono frequentarla quando i figli sono a scuola. Non è un caso che, come Comune, abbiamo scelto la biblioteca dei ragazzi dell’Agorà come sede degli incontri: non solo è un luogo piacevole ed accogliente per tutti, ma offre anche, grazie alla responsabile Giuliana Baccelli che l’ha creata in questi anni, una biblioteca interculturale. Quale occasione migliore per utilizzare questa ricchezza a disposizione di tutti”.
Tra i volontari tanti ragazzi giovani, tra cui Ilaria Francesconi e Monica Santucci, le quali raccontano l’esperienza come qualcosa di veramente efficace, soprattutto per evitare l’uso di errori grammaticali e di comprensione nell’uso di una lingua italiana di base mai corretta adeguatamente. Un lavoro dialogico e di scambio che risulta molto intuitivo ed efficace per i ragazzi, che si sentono fin da subito a loro agio.
Valentina Polieri