Provincia, Menesini già al lavoro. Ecco le priorità

21 settembre 2015 | 13:02
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Provincia, Menesini già al lavoro. Ecco le priorità
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Provincia, Menesini già al lavoro. Ecco le priorità

di Roberto Salotti
Ha indossato la fascia azzurra con la pantera simbolo della Provincia di Lucca senza riuscire a celare del tutto l’emozione. Il sindaco-presidente Luca Menesini arriva in sala giunta con il sorriso. Stringe a tutti le mani e soprattutto saluta Maura Cavallaro, la (ormai ex) presidente-traghettatrice, come lei stessa si definisce. Un messo porta la campanella del consiglio provinciale. Menesini la suona nella sua doppia veste di nuova guida di Palazzo Ducale e presidente dell’assemblea consiliare, uscita dalle urne di ieri, dove a votare erano soltanto sindaci e consiglieri comunali.

Le priorità. Non vuole perdere tempo, il sindaco di Capannori. Per questo a breve convocherà la prima seduta dell’assise e, a seguire, l’assemblea dei sindaci, un organo che fa parte integrante della Provincia di “secondo livello”, voluto dalla riforma Del Rio. Sa bene anche quale slancio dare all’istituzione proiettandola in un rapporto continuo con le istituzioni locali sì, ma facendole anche riconquistare il ruolo di primo piano, nelle dinamiche di area vasta e nei confronti della Regione che da qui alla fine dell’anno (ma anche oltre) diventa l’interlocutore principale di Palazzo Ducale. Perché i prossimi mesi porteranno in effetti una serie di cambiamenti volti a definire funzioni e competenze. Una delle partite che costituiscono le priorità – “o meglio le urgenze”, come le definisce lui stesso – che il presidente dovrà e vorrà affrontare. Al primo posto c’è sicuramente la questione del bilancio 2016, dove il prelievo statale sarà ancora più oneroso dell’anno in corso. E nel 2015 si sono già sfiorati i 20 milioni di euro di trasferimenti dovuti allo Stato. “E’ una sfida che dobbiamo vincere – non esita a sottolineare Menesini -: ed è una delle tre priorità su cui, come nuovo presidente della Provincia, focalizzerò la mia attenzione, coinvolgendo ovviamente tutto il Consiglio”.
L’altra spina nel fianco di un percorso appena iniziato è il capitolo personale, strettamente legato alla definizione delle competenze che dovranno essere gestite a livello locale o condivise con Regione e Unioni dei Comuni. “Per il personale – spiega Menesini – dobbiamo assolutamente riuscire a trovare le soluzioni più adeguate. Dai Comuni la risposta c’è e allo stesso tempo c’è la necessità di personale qualificato. Tutto dipenderà comunque dalla definizione delle competenze con la Regione. Ma credo che comunque sia dobbiamo creare e ricreare una forte motivazione nel personale, dopo lunghi mesi di incertezze. Allo stesso tempo andranno anche valorizzati i servizi, importanti, che resteranno stretta competenza della Provincia”.
Al primo posto c’è, indubbiamente, la viabilità: “Un tema molto sentito e giustamente da tutti – chiosa Menesini -: faremo in modo che questa competenza sia ulteriormente arricchita dal coinvolgimento con i Comuni, di cui la Nuova Provincia vuole porsi con un ruolo di cerniera con l’area vasta e la Regione”. Menesini non dimentica l’edilizia scolastica: “La Provincia – ricorda – ha finanziamenti per otto milioni a cui si aggiungono i cofinanziamenti delle Fondazioni per altri due milioni di euro: soldi che faranno partire cantieri da qui ai prossimi mesi”. Altri temi da gestire a livello locale, il tpl con una gara ormai alle porte, l’ambiente e le pari opportunità.
La futura squadra di Menesini. E’ facendo la ricognizione su queste competenze che Menesini annuncia che nei prossimi giorni procederà ad assegnare deleghe ai consiglieri. Il presidente si prende poi qualche tempo per designare anche un vice. “E’ necessario proprio per l’importanza dei temi trattati – spiega Menesini -: affiderà le deleghe alla viabilità e all’edilizia scolastica. Ma un altro tema importante è sicuramente costituito dalla mobilità. Vogliamo che Lucca abbia un ruolo anche in questo, dal momento che la Regione invece in particolare sulle ciclopiste. Vogliamo creare i collegamenti necessari, in modo da far parte anche di questa partita. Non c’è poi da dimenticare le infrastrutture e mi riferisco soprattutto alle ferrovie. Lo scalo merci della Piana è pronto, ma si parla di nuove necessità e interventi in Valle del Serchio e a Castelnuovo Garfagnana. Sapremo raccogliere anche questa sfida”.
Lucca nell’area vasta. Ma un altro capitolo è nell’agenda delle priorità del sindaco-presidente. Riguarda “il ruolo politico dell’ente – spiega Menesini -: un ente che non resta soltanto importante a livello locale ma che deve essere in prima fila nell’area vasta e nei rapporti con la Regione. Vogliamo mantenere e potenziare il ruolo e il peso che spetta a Lucca e alla sua provincia. Secondo come sarà giocata questa partita, daremo nuove potenzialità a Lucca e al suo entourage”.
“A Capannori ho un’ottima squadra”. E a chi gli fa notare che i nuovi impegni potrebbero trattenerlo lontano da Capannori, Menesini risponde senza scomporsi: “In Comune ho una squadra eccezionale e degli assessori molto competenti che sapranno darmi una mano”.
Il bilancio e i tagli. In Provincia altrettanto aiuto sarà necessario. Soprattutto a causa dei tagli e delle richieste di introiti da versare allo Stato. “Ma voglio vincere anche questa sfida – assicura Menesini -: Palazzo Ducale ha un ottimo ufficio che si dedica esclusivamente alla ricerca di finanziamenti europei. Potenzieremo ulteriormente questa attività, e credo che gli estremi per reperire anche altrove risorse ci siano con un programma e un coordinamento complessivo del territorio, che deve assolutamente conservare l’ente Provincia”.
L’esito del voto. Ed è proprio la territorialità, secondo Menesini, a spiegare numerosi risvolti del voto delle provinciali (Leggi). Il primo dato da sottolineare secondo il neopresidente è proprio quello dell’affluenza: 84,16%. “E’ un dato straordinario – spiega Menesini -, il migliore in Toscana e tra i più alti nel resto delle province dove si è votato. E’ un risultato che costituisce un buon auspicio per la nostra attività e che dimostra l’attaccamento del territorio all’istituzione Provincia”. Entrando nel merito del voto, Menesini sottolinea il successo del Pd: “Otto seggi ci aspettavamo, otto seggi abbiamo ottenuto”. E sulle discrepanze tra il voto per la lista, che ha ottenuto 250 voti, e quelli per il candidato presidente 233, Menesini non ha dubbi: “Sono convinto che questo sia dipeso dalla territorialità del voto per le provinciali. Credo cioé che diversi consiglieri afferenti all’area del centrodestra abbiano sì votato il candidato Giannini ma poi per i consiglieri abbiano espresso preferenze nella lista del Pd”. Questo, secondo Menesini, spiegherebbe anche il perché Giannini ha preso più voti della sua stessa lista: 133 contro 110.
Il passaggio di consegne. E’ d’accordo su questa analisi anche Maura Cavallaro che stamani ha passato il testimone di presidente “reggente”. “Sono stata una traghettatrice e penso di aver ben operato – ha detto la Cavallaro, per anni vicepresidente al fianco di Stefano Baccelli -: quello che mi sta particolarmente a cuore è che venga proseguito il percorso virtuoso avviato da tempo in tema di tutela ambientale, competenza che resta a questo ente. Sono sicura che le basi siano più che buone”. Non la contraddice Menesini, che nel congedarsi ringrazia tutto il precedente consiglio comunale, Maura Cavallaro ma anche l’ex presidente Baccelli: “Ci hanno lasciato numeri di bilancio importanti che ci faranno partire da una eredità più che solida”.