Baccelli, tanto lavoro in Regione. Ma le risorse sono scarse

24 settembre 2015 | 13:57
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Baccelli, tanto lavoro in Regione. Ma le risorse sono scarse

Dura la vita del presidente della commissione territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture della Regione Toscana. L’ex presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che è stato nominato per il prestigioso ruolo dell’istituzione di palazzo Strozzi Sacrati ha iniziato settimane di duro lavoro per una delle competenze principali dell’ente. Ma, in periodo di vacche magre, non c’è molto di cui riposarsi. Anche perché, questo quanto affermato dall’assessore al bilancio Vittorio Bugli, la Regione avrà con tutta probabilità a disposizione per investimenti “solo” 70 milioni di euro, cifra legata anche al passaggio al bilancio normalizzato da parte dell’ente.

“Niente di più che la cifra – dice Baccelli a margine di una manifestazione a Palazzo Ducale – di un piano triennale di una Provincia ai tempi d’oro”. La questione, dunque, diventa quella di scegliere le priorità per gli investimenti e il ruolo di presidente di commissione sarà per questo ancora più complicato perché le risorse saranno da dosare con il bilancino e si dovranno vagliare con attenzione le richieste provenienti dai territori. Un lavoro duro, dunque, per un amministratore esperto come Baccelli, reduce da due mandati da presidente della Provincia, affrontati sempre con risorse in calando.
Diverso è il caso, invece, delle grandi opere pubbliche attese dal territorio, a partire dagli assi viari: “Per quello – dice Baccelli – bisogna attendere gli stanziamenti del Cipe”. Già, perché tutti gli atti preliminari sono stati compiuti, con l’assenso (anche se con qualche distinguo) delle realtà del territorio. Per far partire i cantieri, a questo punto, serve il finanziamento statale, mentre quello regionale è stato più volte ribadito anche dal presidente Enrico Rossi.
Per Baccelli è anche tempo del primo bilancio dell’attività consiliare. Con una sorpresa: “Mi ha stupito in positivo – commenta Baccelli – il grande lavoro fatto dal Movimento Cinque Stelle, in particolare dal mio vicepresidente Giannarelli. Per ogni pratica si presentano con dei dossier molto documentati perché riescono a fare rete e a contribuire fattivamente alla discussione. Peccato che valutino l’efficacia della loro azione politica dalla quantità di atti e mozioni che presentano più che dal risultato ottenuto”.