Una biblioteca ‘vivente’ per raccontare le storie di emarginazione. Anche il settembre lucchese lotta contro l’omofobia

Una “biblioteca vivente” in piazza, nel cuore del centro storico, per permettere a tutti i “lettori” di farsi una propria, unica, visione del mondo, basata sulla conoscenza e non sul “si dice”. Ad organizzarla è l’associazione LuccAut: il gruppo lucchese che s’impegna per i diritti di gay, lesbiche e transessuali cittadini. L’appuntamento è per sabato prossimo (26 settembre), in piazza San Frediano, a partire dalle 15: l’evento, organizzato in collaborazione con Arcilesbica e Provincia di Lucca, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Lucca ed è inserito nel programma del Settembre lucchese 2015.
La biblioteca vivente è una vera e propria biblioteca con lettori, bibliotecari, un catalogo di libri da cui scegliere e una sala lettura. I “libri” sono persone in carne e ossa che si mettono a disposizione dei lettori, per raccontare le proprie storie. “L’obiettivo della biblioteca vivente è la trasformazione dei pregiudizi in un dialogo positivo, basato sul rispetto reciproco – spiega il presidente di LuccAut, Raffaele Ciampi – Offre a chi legge l’opportunità di confrontarsi con persone che possono essere spesso vittime di pregiudizi, stereotipi e discriminazione. Consente di sperimentare sulla propria pelle il superamento del pregiudizio nei confronti del “diverso da se”, contribuendo a creare una cultura più aperta, disponibile al dialogo e inclusiva”. Per ogni ulteriore informazione si può fare riferimento alla pagina di facebook di LuccAut.