Pescucci (M5S): “Illegittima la richiesta del Comune delle rette per i malati di Alzheimer”

26 settembre 2015 | 08:36
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Pescucci (M5S): “Illegittima la richiesta del Comune delle rette per i malati di Alzheimer”

Perché il Comune di Lucca fa pagare i malati di Alzheimer? A chiederselo è l’attivista del Movimento Cinque Stelle, Paolo Pescucci, che afferm: “Il Comune di Lucca ha una strana politica assistenziale – dice – Da una parte strutture di eccellenza quasi uniche come il centro diurno per assistenza ai malati di Alzheimer, massima accoglienza a nomadi, migranti, e tante altre iniziative assistenziali lodevoli. Dall’altra fa pagare ai malati di Alzheimer o ai loro parenti le rette per l’assistenza nel centro diurno o ugualmente le rette per il ricovero dei suddetti pazienti nelle Rsa comunali”.
“Quest’atteggiamento – dice Pescucci – appare in chiaro contrasto con quanto stabilito dalla suprema Corte di Cassazione con sentenza 4558 del 22 marzo 2012. Ribadito da successive sentenze di tribunali, non ultime quelle del tribunale di Milano del 2015 che ha visto il Comune di Milano perdere la causa per una cartella esattoriale di 118mila, che impropriamente chiedeva al parente di un malato di Alzheimer deceduto, parente che si era rifiutato di pagare la retta della Rsa, ove era ricoverato il parente. La Cassazione nella sentenza ha ribadito che nella patologia di Alzheimer non sono scindibili le attività socio-assistenziali da quelle sanitarie, per cui si tratta “di prestazioni totalmente a carico del Servizio sanitario nazionale”. Anche la “promessa di pagamento” sottoscritta dai familiari al momento del ricovero del congiunto sarebbe da ritenersi “nulla” perché illegittima”.
“Attualmente il Comune di Lucca è in buona compagnia – prosege Pescucci – la sentenza della cassazione appare generalmente inapplicata e la strada per far valere i diritti dei pazienti di Alzheimer non è semplice e al momento da non prendere a cuor leggero. Chi volesse intraprenderla sarà bene si faccia assistere da qualche comitato a difesa degli ammalati o dei consumatori. In realtà i comuni non avrebbero teoricamente problemi di spesa perché non è che dovrebbero pagare loro, sono le Asl che devono pagare per l’assistenza dei malati di Alzheimer, pagare per dei pazienti che presumibilmente negli anni di gioventù hanno versato cifre ingentissime al Ssn e che ora non vedono accolti i loro diritti. Il comune di Lucca dovrebbe chiedere all’Asl il pagamento delle rette di questi pazienti”.
“A Lucca – commenta Pescucci – l’Asl è già in affanno con la gestione economica del nuovo ospedale San Luca e presumibilmente non accetterà facilmente la presa in carico di quest’onere ma quest’appare la legge e quindi dovrà esser trovato un modo per rispettare la legge, magari destinando più fondi alla sanità. Certo appare difficile con questo governo che taglia sanità, pensioni, e altro, ma prenota un nuovo aereo presidenziale da 300 posti per 175 milioni e spende solo 10 milioni per la diagnosi precoce delle malattie metaboliche ereditarie. La sentenza della Cassazione apre uno spiraglio anche per tutti quei malati non autosufficienti che richiedano cure continue, quindi anche per altri malati gravi le spese di ricovero potrebbero essere a totale carico del Ssn. Ma qui occorre ancora maggior prudenza e un’attenta valutazione. Spero che su quest’argomento si apra un’ampia discussione anche in consiglio comunale. Anche la maggioranza dovrebbe essere sensibile a questi temi. Sarebbe auspicabile che il Comune facesse l’interesse dei cittadini che rappresenta e quindi cambiasse radicalmente atteggiamento, non freno ma aiuto, assistenza a questi ammalati nel loro percorso per far valere i propri diritti”.