Niente parcheggio disabili al Porta Elisa: è polemica

27 settembre 2015 | 11:33
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Niente parcheggio disabili al Porta Elisa: è polemica

Niente parcheggio per disabili nelle vicinanze dello stadio Porta Elisa. E chi deve muoversi in carrozzina deve lasciare l’auto a distanza o farsi lasciare nelle vicinanze dello stadio per poi far sistemare la macchina da un accompagnatore. A sollevare il problema una lettera aperta firmata da Francesca Buchignani e Roberto Negro.

“Sembra proprio che allo stadio Porta Elisa – dicono – i disabili non siano bene accetti. Ieri sera, in occasione della partita Lucchese – Siena, ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Purtroppo, sembra che ogni anno qualcuno si debba ricordare che esistono anche persone con qualche difficoltà e nonostante il gran parlare che si è fatto lo scorso anno a proposito dell’area disabili interna allo stadio, questione che è anche arrivata sulla stampa nazionale, ci ritroviamo una volta di più il bastone tra le ruote. Per ieri sera dobbiamo “ringraziare” i vigili preposti al controllo dell’accesso alla via dello Stadio che non ci hanno permesso di parcheggiare l’auto nell’area che, a nostra conoscenza, è riservata agli invalidi. I vigili sono stati inflessibili e ci hanno “concesso” di scendere in prossimità della biglietteria ma ci hanno intimato di andare a parcheggiare l’auto altrove, in quanto la presenza della nostra auto avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza”.
“Ora non si capisce bene – proseguono i firmatari della lettera – come la nostra auto avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza mentre le decine di auto parcheggiate nella stessa zona no ma tant’è, stufi di buttarci nell’ennesima inutile discussione, abbiamo seguito le indicazioni dei vigili. Questo ha significato che i ragazzi in carrozzina sono rimasti ad aspettare mentre l’auto veniva parcheggiata nell’area dell’ex ospedale Campo di Marte, non proprio dietro l’angolo quindi, considerando anche che le strade adiacenti lo stadio erano chiuse per motivi di sicurezza. Sicurezza che è evidentemente importante per molti ma non per tutti, visto che in nome della sicurezza si richiede che una persona disabile che necessita dell’assistenza di un accompagnatore, debba rimanere ad aspettare da sola per dieci o venti minuti mentre l’auto viene spostata in una zona sicura. E noi siamo stati “fortunati” perché, essendo in quattro, una persona è potuta rimanere con i ragazzi mentre l’altra parcheggiava. Ma chi è viene solo con il suo accompagnatore? Allora deve rimanere assolutamente solo in mezzo alla folla. Ieri era una bella giornata ma se fossimo stati in pieno inverno, magari con la pioggia? (A questo proposito ci piacerebbe ricordare che, magari, sarebbe di grande aiuto consentire almeno la discesa nella zona coperta sotto la tribuna). Senza considerare che se una persona ha bisogno di un accompagnatore non è per intrattenersi in chiacchiere, ma evidentemente ha delle esigenze particolari per cui quell’accompagnatore deve essere con lui, punto”.
“Ora, una volta di più – chiude la lettera – rimaniamo allibiti dalla mancanza di sensibilità e più semplicemente di buon senso che spesso dimostrano le forze dell’ordine. In questo caso siamo anche delusi dalla mancanza di professionalità di certi rappresentanti della forze dell’ordine perché, come ci ha poi spiegato un rappresentate della questura (che ringraziamo per l’interessamento che ha dimostrato), i disabili hanno effettivamente il diritto a parcheggiare in prossimità dello stadio ma purtroppo i vigili, per qualche motivo che poco ci interessa, non erano al corrente di quella direttiva. Con questa lettera speriamo di sensibilizzare chi di dovere sulla questione, e scriviamo “chi di dovere” perché proprio non sappiamo più a chi rivolgerci per vederci riconosciuti certi diritti che nel 2015, pensavamo si potessero dare per scontati…”