Sarti Magi e Pescucci (M5S): “Uno spazio adeguato per la collezione Salotti”

27 settembre 2015 | 11:22
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Sarti Magi e Pescucci (M5S): “Uno spazio adeguato per la collezione Salotti”

Collezione Salotti via dalla Casermetta San Martino, infiamma la polemica. Anche il Movimento Cinque Stelle con Michele Sarti Magi e Paolo Pescucci interviene sull’argomento dopo la riassegnazione per bando delle strutture sulle mura: “Un’offesa grave – dicono – ha colpito un braccio importante della cultura lucchese. Una lettera di sfratto è arrivata alla casermetta interna al baluardo San Martino che, da gennaio 2016 al posto del valorosissimo museo del maestro lucchese Giannetto Salotti, ospiterà l’associazione del teatro del Carretto. Tutto questo per un risparmio di 370 euro il mese. Dove andranno queste opere di così grande valore, poiché Salotti era e rimane tuttora uno degli artisti novecenteschi più famosi a Lucca? Andranno o in scatoloni, o destinati a musei nazionali e internazionali di rilevante importanza o esposti in comuni vicini a quello di Lucca”.

“Invitiamo al ragionamento – proseguono gli esponenti pentastellati – In quella casermetta abbiamo un tesoro culturale che non è minimamente eguagliabile a 370 euro risparmiati. Ripetiamo: parliamo di opere di uno degli artisti più famosi nominato Accademico dall’Accademia Tiberina. Quest’ultima nominò accademici persone come Alessandro Manzoni e Antonio Canova. Che diritto ha il comune di Lucca a disperdere un tesoro cosi grande? Invitiamo i cittadini lucchesi a riflettere su questo scempio che offende la cultura Lucchese, Chiediamo al sindaco, e assessore alla cultura, a non limitarsi alle poche parole di circostanza espresse all’inaugurazione della mostra di Salotti a Palazzo Bernardini, ma a trovare spazi adeguati alle opere del maestro Salotti, che per lunghi anni fu insegnante del liceo artistico. Un invito anche alle autorità scolastiche, alla provveditrice Buonriposi perché si adoperino in favore della Collezione Salotti. Pensiamo ad esempio a un museo che raccolga in un unico spazio le opere dei molti artisti lucchesi del novecento. La cultura è l’unico mezzo che può fare ripartire il paese”.