Bruni: “Dalla vendita delle quote Salt Comune finanzi la realizzazione di un impianto sportivo”

Dove andrà a finire il “tesoretto” della vendita delle quote Salt? A chiederselo è l’ex assessore comunale, Moreno Bruni: “Ci avviciniamo velocemente alla fine dell’anno – dice Bruni – ed è tempo di bilanci anche per l’attuale amministrazione. La sensazione che si percepisce nella città ma anche alcuni dati statistici ci danno una valutazione abbastanza negativa: a quasi quattro anni dall’insediamento di questa giunta è stato realizzato pochissimo di quanto indicato nel programma elettorale e anche dall’interno della struttura comunale si coglie una grande stanchezza. Nessuna iniziativa di respiro, nessun progetto sulla città del domani, scarsi gli interventi e spesso non coordinati, si vive un po’ giorno per giorno senza avere un percorso, una strategia di crescita del territorio comunale”.
“Basti pensare – prosegue Bruni – ad alcuni settori importanti come la cultura che non ha neanche un assessore di riferimento, al turismo e al funzionamento dell’osservatorio turistico, strumento creato per un coordinamento della promozione e che invece si limita a ratificare gli aumenti della tassa di soggiorno. L’elenco potrebbe proseguire: sul sociale, sulla sicurezza, sul recupero di immobili come il Carmine o la palestra Bacchettoni, sul commercio e l’artigianato e via dicendo. Tutto è fermo. Sembra che questa giunta si sia spenta dopo un avvio di grandi speranze, ma un certo attivismo lo troviamo sotto l’aspetto economico-finanziario, nell’introduzione e nell’aumento di tasse, tariffe e tributi vari”.
“Sulla vendita delle quote Salt, poi – chiude Bruni – si nota un vero dinamismo, considerato che questa operazione non era prevista nel programma elettorale. Come mai si è avuta tanta fretta nel cedere una partecipazione tra l’altro molto remunerativa per il Comune? Le giustificazioni sono deboli e poco convincenti. I più maliziosi sono convinti che questa vendita serva per recuperare risorse per fare un po’ di manutenzione in previsione delle prossime elezioni amministrative, visto la notevole perdita di consenso in città dell’attuale amministrazione. Non ci voglio credere e per questo chiedo che quel “tesoretto”, generato dalla vendita, venga destinato ad un intervento di maggiore respiro che qualifichi l’attività dell’ente e quindi faccio una proposta. Considerate le grandi difficoltà che incontrano le associazioni sportive dalla pallavolo, alla pallacanestro, dalla pugilistica ad altri sport, per individuare spazi per l’allenamento dei ragazzi, perché non realizzare con queste risorse una nuova palestra o un centro sportivo polivalente e al tempo stesso mettere in sicurezza e migliorare gli ambienti già in uso? Perché non realizzare qualche impianto sportivo? Questo sarebbe un bel segnale per la cittadinanza e dimostrerebbe un’attenzione alle reali esigenze dei nostri ragazzi. Se invece di fare un progetto ampio, questo “gruzzolo” andasse a finire in piccoli interventi qua e là sollecitati dagli amici degli amici verrebbe confermato, con mio grande rammarico, che avevano ragione i maliziosi… “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.