Gara di solidarietà per l’immigrato eroe della Conad

di Roberto Salotti
E’ arrivato a Lucca con la speranza di rifarsi una vita, un sogno condiviso con tanti altri come lui. Per realizzarlo Akuoko Collins, ghanese di 34 anni, si è dato da fare, prima facendo lavoretti saltuari, poi iscrivendosi ad un corso serale per diventare elettricista. Ora però che è diventato un eroe, per aver contribuito a far arrestare Daniele Lama Trubiano, il poliziotto della Digos di Pisa, che lunedì sera ha rapinato la Conad di Sant’Alessio con la pistola d’ordinanza (Leggi), il personale e il titolare del supermercato, lasciato alle spalle lo spavento di quei lunghissimi minuti davanti al bandito armato, vogliono aiutarlo.
“Privatamente – racconta il titolare della Conad, Pier Luigi Tambellini – l’ho già fatto, ancora prima che compiesse il gesto di rincorrere il rapinatore senza che nessuno glielo chiedesse. Lo conosco ormai da qualche mese e ho capito subito che è un bravissimo ragazzo. Assumerlo qui alla Conad? E’ quello che vorremmo tutti quanti. Forse non sarà possibile nel breve tempo, ma appena riusciremo e se si libererà un posto, penseremo a lui. Sempre che quel ragazzo dal cuore straordinario accetti”.
Tambellini lo dice per due motivi. Il primo è che il permesso di soggiorno di Collins sta per scadere – anche se qui tutti sperano che gli venga rinnovato per motivi di studio -, il secondo riguarda appunto i desideri e le aspirazioni del giovane eroe piovuto a Lucca: “Vuole fare l’elettricista a tutti i costi – racconta il titolare della Conad di Sant’Alessio – e si sta dando davvero molto da fare. E’ stata una fortuna averlo nelle vicinanze proprio la sera della rapina. I nostri due cassieri sono stati molto coraggiosi, ma Akuoko non si è risparmiato. E’ stato velocissimo e determinato, riuscendo ad atterrare il rapinatore”.
Anche lui come gli altri si è reso conto soltanto in seguito che Daniele Lama Trubiano aveva in pugno una pistola vera, per la precisione una Beretta 92sb, quella d’ordinanza della polizia. Un’arma che non avrebbe potuto comunque fare fuoco, sostengono gli investigatori della squadra volanti che hanno bloccato il rapinatore: era stata caricata con proiettili non compatibili. Nondimeno, però, l’agente rapinatore ha scarrellato l’arma contro i suoi inseguitori, ma con l’unico risultato di perdere quattro proiettili lungo la strada. Akuollo, poco prima, non aveva avuto alcuna esitazione a prendere parte all’inseguimento. Quando ha visto i cassieri Simone Romani e Stefano Tolaini uscire di corsa dietro al rapinatore anche lui si è messo alle sue calcagna, fino a raggiungerlo dopo circa 600 metri. Poi, dopo averlo fatto cadere a terra, è arrivata la polizia che ha messo in manette il bandito.