La violenza sulle donne si contrasta… in navetta

30 settembre 2015 | 11:43
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La violenza sulle donne si contrasta… in navetta
La violenza sulle donne si contrasta… in navetta
La violenza sulle donne si contrasta… in navetta
La violenza sulle donne si contrasta… in navetta
La violenza sulle donne si contrasta… in navetta

Una navetta e cinque pullman per contrastare la violenza sulle donne, attraverso la diffusione della prevenzione. E’ questa la campagna lanciata dalla Rete contro la violenza, attiva sul territorio, coordinata dalla Provincia di Lucca e costituita dai Comuni, dalle aziende Usl di Lucca e della Versilia, attraverso i referenti dei rispettivi Codici Rosa, dai servizi antiviolenza (consultori, Codice Rosa, sportelli di ascolto e centri antiviolenza) e dalle associazioni che operano in tale ambito e che avrà la durata di tre mesi.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina (30 settembre) in piazza Napoleone dal presidente della Provincia, Luca Menesini, dal vicesindaco del Comune di Lucca, Ilaria Vietina, dall’assessore al sociale del Comune di Altopascio Elena Silvano, dalla presidente di Vaibus, Simona Deghelli, dalla dottoressa Piera Banti, responsabile del Codice Rosa per l’Asl 2 di Lucca, da Grazia Luchini della direzione dell’Asl 12 da Daniela Caselli, del centro antiviolenza di Lucca ed Ersilia Raffaelli del centro antiviolenza di Viareggio. La campagna, infatti, è stata pensata per diffondere quanto più possibile la conoscenza dei centri ai quali è possibile rivolgersi per contrastare la violenza di genere. Sarà di grande importanza il ruolo della questura, della prefettura e delle varie polizie municipali, impegnate quotidianamente ad allacciare un rapporto col territorio. Gli indirizzi, i recapiti telefonici e gli orari di apertura dei centri dove le donne vittime di violenza possono rivolgersi saranno i protagonisti di questa iniziativa: saranno affissi su una navetta che effettua il servizio urbano a Lucca e su cinque pullman che coprono le tratte extraurbane. Ogni anni è in aumento il fenomeno della violenza di genere; da inizio anno contiamo 302 casi. E’ anche in aumento la violenza sugli anziani. L’assistenza è garantita alle donne di tutte le età. “Una delle prime ‘armi’ contro la violenza sulle donne è proprio la conoscenza – ha commentato il presidente della Provincia, Luca Menesini –: sapere che non si è isolati, che ci sono persone pronte a prendersi cura di noi e difenderci è estremamente importante quando si vive in un contesto che gioca, invece, proprio sull’isolamento della vittima, sul farla sentire sola e, di conseguenza, debole e impotente. Per questo ritengo un’iniziativa come questa un fondamentale passo avanti nella difficile lotta alla violenza di genere”. Inoltre “la lotta contro la violenza genere e la commissione pari opportunità rimangono di competenza della provincia – ha detto Menesini -. Noi programmiamo azioni di sensibilizzazione per far emergere il fenomeno e mettere in condizioni il cittadino di denunciare i fatti a chi di competenza. Abbiamo il dovere di informare i cittadini a chi si possono rivolgere, in modo tale da non lasciarli soli”.
“La sinergia fra gli enti è sempre importante – ha aggiunto il vicesindaco del Comune di Lucca Ilaria Vietina -; nel caso della violenza di genere è direi essenziale. Soltanto una rete territoriale forte infatti può consentire non solo di prendere in carico in maniera più efficiente le donne che subiscono violenza, ma permette anche di intercettare meglio la richiesta di aiuto da parte di soggetti per i quali, non dobbiamo dimenticare, la paura e il silenzio sono parte integrante della violenza esperita quotidianamente. Questa nuova iniziativa di comunicazione che va a intercettare le possibile vittime nei luoghi che ogni giorno vengono frequentati da tanti cittadini e cittadine va proprio in questa direzione di rete diffusa e informazione capillare. Ad essere ancora preoccupante è la violenza di tipo domestico, tale per cui il fenomeno fa fatica ad emergere e noi vogliamo che emerga. I Comuni sono il front office rispetto a queste problematiche e insieme bisogna rimboccarci le maniche”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore al sociale del Comune di Altopascio e membro della Commissione Pari Opportunità che ha innanzitutto sollecitato “il Presidente della Provincia a mantenere viva l’esperienza molto positiva della Commissione. Inoltre – ha aggiunto la Silvano – rivendico con orgoglio il fatto che il Comune sia il front office rispetto a questo tipo di necessità. Siamo tutti i giorni in prima linea”.
“Vaibus ha aderito volentieri – commenta la presidente di Vaibus, Simona Deghelli – a questa campagna di informazione e sensibilizzazione nella consapevolezza che il tema della violenza sulle donne riguarda la vita quotidiana di tante donne che vivono questo problema come personale e non sanno che sul nostro territorio ci sono istituzioni ed organizzazioni in grado di aiutarle. Ci auguriamo, quindi, che la presenza a bordo di materiale informativo possa raggiungere anche quelle donne o i loro familiari e che un viaggio in bus sia il primo passo per uscire da una condizione di violenza”.
I mezzi di Vaibus saranno coinvolti anche attraverso delle locandine che saranno affisse all’interno di pullman e navette, dove, anche in questo caso, saranno riportati gli indirizzi dei centri antiviolenza e gli orari di apertura delle strutture. Oltre al materiale che sarà affisso sui mezzi Vaibus, sono stati stampati anche dei depliant informativi, delle locandine e degli adesivi che riportano gli stessi dati. E’ stato possibile realizzare questa campagna di sensibilizzazione grazie a un finanziamento regionale finalizzato al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere che ha permesso di sostenere l’attività dei Centri antiviolenza del territorio – quello gestito dall’associazione Luna onlus a Lucca e quello dell’associazione L’una per l’altra a Viareggio – e la casa rifugio gestita sempre dall’associazione Luna. Grazie a queste risorse, inoltre, è stato possibile organizzare la formazione di secondo livello agli operatori della rete territoriale e, infine, è stato fornito sostegno ai Comuni e all’Asl 2 – Valle del Serchio per la copertura finanziaria delle rette di strutture dove sono inserite donne vittime di violenza e per le spese volte al loro reinserimento lavorativo.

Mirco Baldacci