Di corsa sulle Mura per sconfiggere il diabete

1 ottobre 2015 | 12:06
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Di corsa sulle Mura per sconfiggere il diabete

Due giornate sulle mura di Lucca per sensibilizzare ed informare i cittadini sulla prevenzione e sulla gestione del diabete: il 3 e 4 ottobre ecco un convegno ad hoc all’Orto Botanico, con tanto di controlli medici e ristoro. L’iniziativa è stata presentata stamani (1 ottobre) dal sindaco Alessandro Tambellini, dal presidente dell’Opera delle mura Alessandro Biancalana, dalla dottoressa Michela Maielli (coordinatore attività sanitarie Ausl 2) e dal dottor Alberto Di Carlo (direttore diabetologia Ausl 2). La due giorni, denominata Diabete in…movimento è organizzata dunque in sinergia tra la struttura di diabetologia e malattie metaboliche dell’azienda sanitaria, le associazioni lucchese diabetici e giovani diabetici lucca, ed il Comune affiancato dall’Opera delle mura urbane.

“Parteciperò con grande interesse – afferma il sindaco – anche perché sono diabetico, ma so che si tratta di una malattia controllabile. Il centro di diabetologia sta facendo un grandissimo lavoro e questa iniziativa, che coniuga la salute con un simbolo della città, ne è l’ulteriore testimonianza”. Così sabato 3 ottobre, nella serra dell’Orto botanico (dalle 15,30) ecco il convegno Diabete in…movimento, aperto a tutta la cittadinanza: parteciperanno professionisti e specialisti della sanità e, al termine, sarà aperto un dibattito. A fine giornata è prevista anche un’apericena. Domenica 4 ottobre, invece, dalle 9,30 parte Tutti insieme: un giro sulle mura di Lucca, con partenza dalla Casa del Boia. La camminata sul più celebre monumento cittadino resta l’antidoto migliore per contrastare questa e molte altre patologie. Nella parte opposta dell’anello ci saranno postazioni ristoro e controlli della glicemia e, al termine, verranno assegnati dei simpatici gadgets.
“Anche io sono diabetico – osserva Biancalana – ma per fortuna a Lucca abbiamo un monumento meraviglioso dove svolgere un’attività fondamentale, quella fisica, che deve stare al centro della vita culturale di un Paese. Certo, ci sono anche molti altri luoghi utili: penso al parco fluviale e non soltanto. Vogliamo ripetere questa iniziativa declinandola in modi differenti”.
I medici chiamati in causa spiegano l’importanza della prevenzione di fronte ad una patologia che assume dimensioni sempre più rilevanti: oggi il diabete rappresenta una delle prime tre emergenze sanitarie mondiali, con 350 milioni di persone complessivamente affette. Si calcola inoltre che ogni 7 minuti un diabetico soffra di un attacco cardiaco e che il 65% dei pazienti abbia oltre 65 anni (mentre il 20% ne ha più di 80). “A Lucca contiamo circa 5400 diabetici – spiega Di Carlo – e si tratta di un dato che rispecchia la media italiana, di un diabetico ogni 12 abitanti. Si prevede che entro il 2030 i diabetici saranno addirittura 650 milioni nel mondo. Di fronte a questi dati siamo chiamati a rispondere: qui a Lucca facciamo del gioco di squadra la nostra forza. Abbiamo un’equipe composta da due dottori, cinque infermieri, un podologo ed un dietista. Servono però anche le iniziative esterne: il 3 e 4 ottobre avanzeremo una proposta che speriamo possa essere accolta e che per ora non riveliamo. Molti pazienti sono anziani: la massa muscolare viene persa con il tempo e l’attività fisica aiuta a mantenere le forze, ad essere autonomi”.
La dottoressa Maielli rammenta come il diabete sia una patologia che coinvolge una serie di aspetti multidiscilplinari: “Dal semplice diabete scaturiscono spesso complicazioni che si estendono in altre forme – spiega – e per questo è necessaria la competenza di diversi specialisti. L’autocontrollo è fondamentale: dal benessere fisico passa la prevenzione della malattia, si tratta di una sorta di farmaco naturale”.
Obiettivo della due giorni è anche quello di formare i c.d diabetici guida: soggetti finalmente consapevoli dei rischi e delle possibilità di cura e prevenzione, capaci di influenzare positivamente altri diabetici. Un passo in avanti importante, se si pensa che oggi un diabetico costa circa 3 mila euro all’anno, contro i 1200 di un paziente non affetto: “L’attività fisica produce endocrine – conclude Di Carlo – e rappresenta per questo anche un naturale rimedio ai rischi psicologici connessi alla patologia, come la depressione”.

Paolo Lazzari