Kit di pronto soccorso marcio sul bus dei turisti

5 ottobre 2015 | 12:56
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Kit di pronto soccorso marcio sul bus dei turisti

Sono andati avanti nelle ultime settimane i controlli della polizia municipale di Lucca a carico dei mezzi pesanti e dei bus turistici per le verifiche tecniche dei veicoli in un’ottica di tutela della sicurezza stradale, dei lavoratori dipendenti e della concorrenza leale fra le imprese di autotrasporto. Durante i controlli effettuati nel corso delle ultime settimane numerose sono state le infrazioni per il superamento delle ore di guida e l’irregolare riduzione dei riposi giornalieri e settimanali di cui gli autisti devono godere.
I controlli si sono estesi anche alle dotazioni tecniche degli equipaggiamenti di bordo obbligatori per legge, con particolare riferimento alla presenza, efficienza e regolare revisioni degli estintori e delle cassette di pronto soccorso di cui i bus turistici devono essere muniti. Le sanzioni per queste infrazioni, considerate particolarmente gravi dalla legislazione vigente, vanno da un minimo di 85 euro ad un massimo di 338 euro per ogni attrezzatura mancante o inefficiente. Altro caso particolarmente emblematico è quello capitato il 1 ottobre scorso.

L’autista di un bus turistico proveniente da Salerno, già multato per non aver rispettato le pause giornaliere durante la guida, a richiesta degli agenti di mostrare la cassetta di pronto soccorso, ha esibito una valigetta il cui contenuto era completamente marcito per la gran quantità d’acqua penetrata all’interno, con evidenti tracce di muffa a carico dei pacchi di garze, dei rotoli di bende, dei cerotti e degli altri presidi sanitari presenti. Quest’ultimo, peraltro, aveva anche evaso l’obbligo di pagamento del ticket per l’accesso alla Ztl cittadina che i bus turistici sono tenuti a versare e gli agenti non hanno potuto far altro che verbalizzare anche quest’ultima infrazione.
Un altro controllo ha riguardato il conducente di un autocarro fermato in via di Tiglio. Alla richiesta dei vigili urbani di mostrare i documenti necessari alla guida, il conducente è stato in grado di fornire solo la patente e la carta di circolazione, giustificandosi di non poter esibire il certificato assicurativo del veicolo in quanto dimenticato nella propria abitazione. Da un’attenta verifica i vigili hanno notato che sul contrassegno assicurativo esposto sul parabrezza la data di scadenza era sovrascritta e indicava un periodo assicurativo più lungo, ovvero fino al 31 dicembre 2015. Inoltre anche la carta di circolazione dell’autocarro risultava manomessa e presentava il tagliando che attestava l’avvenuta revisione periodica non era del tipo rilasciato dalla Motorizzazione Civile o da un altro apposito centro autorizzato. Inoltre il conducente aveva provveduto a provare cancellare sullo stesso documento la dicitura “la sospensione della circolazione del veicolo fino ad esito positivo della revisione” apposta da un altro comando di Polizia Municipale. Da accertamenti effettuati in sinergia con la centrale operativa, è stato poi accertato che il veicolo era privo dell’assicurazione obbligatoria contro terzi: per questo motivo i vigili hanno elevato la specifica sanzione per un importo pari a 848 euro e al sequestro amministrativo del veicolo. Inoltre è stata applicata la sanzione per circolazione con veicolo sospeso dalla momentanea circolazione per omessa revisione per un importo pari a 1941 euro e il fermo del veicolo per 90 giorni.