Successo per il convegno di medicina dello sport a Lucca

5 ottobre 2015 | 08:33
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Successo per il convegno di medicina dello sport a Lucca

Grande successo di partecipazione alla due giorni di aggiornamento in medicina dello sport organizzata dall’azienda Usl 2 di Lucca il 2 e 3 ottobre nel complesso di San Micheletto. Il convegno nazionale polidisciplinare ha portato a Lucca 170 professionisti del settore provenienti da tutte le parti d’Italia, che hanno molto apprezzato le interessanti relazioni presentate dai più importanti specialisti, i quali hanno analizzato nel dettaglio le problematiche dovute al sovraccarico funzionale negli atleti.

In particolare, nella prima giornata è stata analizzata la cosiddetta sindrome pubalgica nello sport. E’ emerso che le cause determinanti sono molte e spesso questo tipo di patologia può essere dovuta addirittura ad una ernia della parete addominale che può essere evidenziata solo da medici esperti con un esame ecografico dinamico. In questi casi sono stati quindi proposti alcune tipologie di intervento chirurgico che rappresentano un’assoluta novità nel trattamento di questa patologia altamente invalidante nell’atleta.
Questi argomenti sono stati affrontati, fra gli altri, dal professor Piero Volpi, responsabile sanitario dell’Inter e responsabile dell’unità operativa Traumatologia dello sport dell’Humanitas a Milano e dal professor Gian Nicola Biscotti attuale responsabile recupero infortunati all’Inter, che da 7 anni lavora presso il Fifa Center of Exellence di Doha.
Nella giornata di sabato sono state trattate le problematiche del tendine. A queste patologie, assai frequenti negli atleti, erano dedicate le relazioni presentate dal medico della Nazionale Italiana di Calcio professor Enrico Castellacci, dal responsabile dell’unità funzionale Medicina dello Sport di Lucca dott. Carlo Giammattei, dal professor Michele Marzullo dell’Università di Napoli, dal professor Marco Gesi dell’Università di Pisa e dal dottor Cristiano Eirale, arrivato direttamente dal Qatar dove lavora presso il centro di ricerca e terapia in medicina e traumatologia dello sport Aspetar, il più importante e punto di riferimento per gli sportivi di alto livello dei continenti asiatico ed africano. Dagli interventi di questi professionisti di altissimo livello è emerso quanto sia importante per questo tipo di patologie adottare nuove terapie in grado di rigenerare i tessuti e fra le più moderne ed efficaci sono state proposte le onde d’urto focalizzate eco-guidate, le infiltrazioni di fattori di crescita e l’impianto di cellule staminali. E’ stato inoltre messo in evidenza come soprattutto queste due ultime terapie necessitino di ulteriori sperimentazioni cliniche su larga scala e comunque la terapia rigenerativa tissutale sarà nei prossimi anni il nuovo banco di prova su cui si dovranno confrontare tutti gli specialisti che vogliono trattare queste patologie negli atleti.
L’idea di mettere a confronto nello stesso convegno diverse figure professionali che insieme collaborano nel recupero dell’atleta che presenta problematiche da overuse è stata particolarmente apprezzata dai partecipanti ed è stata fatta specifica richiesta agli organizzatori di dare un seguito a tale iniziativa, in modo che tutte le professionalità che intervengono nel recupero di un atleta (fisioterapisti, ortopedici, medici dello sport, podologici, laureati in scienze motorie) possano avere la possibilità di aggiornarsi insieme, scambiandosi opinioni e ed esperienze personali.
L’evento è stato organizzato dall’unità funzionale medicina dello sport di Lucca, che continua a crescere grazie all’impegno del personale della struttura e del dipartimento della Prevenzione da cui dipende.
Il servizio dispone della sede più ampia ed attrezzata a livello regionale per la Medicina dello Sport in strutture pubbliche ed è presente anche all’ospedale San Francesco di Barga.
La struttura rappresenta un sicuro punto di riferimento per gli sportivi a livello regionale ed anche nazionale ma soprattutto garantisce a coloro che praticano attività sportive e motorie del nostro territorio tutto il supporto sanitario necessario.